|
Titolo: Alla conquista delle libertà
Autore: Aryeh Neier
Editore: Codice
Pagine:
Anno edizione: 2005
EAN: 9788875780203
Alla conquista delle libertà" è il racconto di una memoria lunga quarant'anni: comincia nel 1963, quando Aryeh Neier entrò a far parte dell'ACLU (American Civii Liberties Union), e dura tutt'oggi, come presidente della Fondazione Soros e dell'Open Society Institute. È la storia di un uomo che ha lottato per l'affermazione di un linguaggio - quello dei diritti dell'uomo - che all'inizio degli anni '60 non aveva neanche un alfabeto al quale appellarsi. Un impegno speso per la protezione dei cittadini americani contro gli abusi della polizia, l'appoggio agli obiettori alla leva per il Vietnam, la difesa dei diritti dei detenuti e dei pazienti manicomiali, la critica degli aspetti più controversi dell'amministrazione Bush. Comitato “in Treno per la Memoria” viale Palmanova 22 20132 Milano patrocini: ANPI e ANED Lombardia - ISREC (Bg) - CDEC (Mi) contributi: CON L’ALTO PATRONATOAlessandro Giuseppe Antonio Pertini, detto Sandro (San Giovanni di Stella, 25 settembre 1896 – Roma, 24 febbraio 1990), è stato un politico, giornalista e 27/02/2016 · «Il destino delle donne non è fare figli, ma vivere», ci dice, con affetto: è una frase che, ultimamente, potrebbe capitare di sentire in bocca pure a Alla conquista dalla dignità perduta: i primi passi di Ringo verso la libertà, un traguardo raggiunto grazie alla vostra generosa solidarietà La guerra di conquista dell'Etiopia: i crimini sulle popolazioni e l'uso dei gas. Con l'espressione conquista della Gallia si indica la campagna di sottomissione dei popoli delle regioni che oggi formano l'attuale Francia (ad esclusione della parte La creatività in pedagogia come elemento primario per la conquista della libertà (parte prima) Creatività,immaginazione e fantasia: un possibile quadro terminologico Le frasi sulla libertà sono, necessariamente, pensieri e definizioni che hanno a che fare con la filosofia, con la politica e con la religione: d'altra parte, la I più barbari tra i barbari Per oltre duecento anni, dal 568 al 774, gran parte della Penisola Italiana cadde sotto il dominio di un popolo germanico, i Longobardi. |