|
Premetto che non avrei mai comprato questo libro di mia iniziativa, ma mi è stato regalato a Natale. Non amo particolarmente questo genere, ma avendolo lì ho deciso di leggerlo comunque. Forse proprio perchè non mi aspettavo nulla, devo ammettere che mi è abbastanza piaciuto: personaggi ben definiti, riferimenti teologici approfonditi e interessanti per una «pagana» come me. Alla fine mi sono fatta prendere dalla trama e l’ho letto in davvero poco tempo. Ovviamente queste premesse non lo rendono comunque un libro eccezionale, nel senso che non leggerò il seguito, ma nel complesso è un libro carino (ho davvero letto di peggio, purtroppo…)
Dal momento in cui e’ uscito il libro due anni fa, mi aveva subito intrigato e ora che lo letto posso dire che non mi ha deluso. Davvero molto bello e originale, scritto in maniera molto scorrevole e’ molto coinvolgente, lo letto tutto d’un fiato. Non avevo mai letto nulla di simile. Lo consiglio a chiunque.
Il paragone tra l’autrice e Umberto Eco è una bestemmia. L’idea è originale, non lo nego, i capitoli ambientati nel passato interessanti e con un’atmosfera ben costruita, ma il resto…il personaggio principale ha una psicologia tagliata con il trinciapollo, passa nell’arco di 24 ore da suora a donna a fenomeno come se si stesse pettinando i capelli…la storia d’amore esiste perché viene nominata ma solo per quello…Il taglio cinematografico è smaccato, così come il finale-non finale che presuppone un seguito, e uno solo se siamo fortunati. Libro furbetto, ma non bello.
Da 1 a 10 a questo libro do un 7 pieno, la trama scorre veloce e non stanca, il tema trattato è bello e particolare. L’unica cosa è la mancanza di pathos, ho letto altri libri che mi hanno catturato a livello emozionale più di questo. Leggendo la fine devo presumere che ci sia un seguito perchè altrimenti si rimane un po’ interdetti lì. Vale cmq la pena leggerlo.