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Ho trovato questo romanzo di Rollins meno coinvolgente rispetto ai precedenti letti ma nonostante ciò in linea con il suo stile.Forse un pò prevedibile e con troppa azione per i miei gusti ma comunque un intreccio avvincente.
I ghiacci dell’artico nascondono un segreto che il mondo non deve conoscere. Un base di ricerca russa risalente alla seconda guerra mondiale incastonata nel ghiaccio sotto la calotta polare. Un sottomarino americano intercetta casualmente la base. Gli scienziati riescono ad accedere e cercano di capire cosa accadde durante la guerra in quel posto ormai dimenticato dal mondo. Russia e America si fronteggiano senza esclusione di colpi per impossessarsi della base e dei misteri che essa nasconde. Un libro con una trama molto elaborata basata su teorie scientifiche plausibili. Una corsa a perdifiato tipica dell’autore. Bravissimo nel lasciar trapelare qualche indizio ma svelando tutti i segreti solo alla fine del libro. Eccezionale nella gestione della trama e dei personaggi. Perfetto nel chiudere con un finale gelido. Unico appunto che mi sento di fare é la ripetitività della parte centrale forse troppo piena di sparatorie ed inseguimenti. Per il resto un libro d’avventura quasi perfetto.
Questo libro mi è piaciuto meno di Amazzonia, forse perché la storia risulta scontata, già vista nei film (in alcuni punti mi ricorda Alien). Do 3 solo per questo. Per il resto, il libro risulta molto scorrevole e lo si legge in poco tempo. Continuerò a seguirlo.
il classico romanzo d’avventura di Rollins, piacevole ma nulla al confronto di Amazzonia….in più in questo libro si respira l’angoscia invece Amazzonia è pervaso dal positivismo.