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…se questo è un giallo gli stornelli romani sono autentica poesia!
Noioso. A lui ci sono volute 368 pagine, a me basta una parola… Effettivamente la serie interpretata da Branagh rende di più del libro, caso forse unico di un (tele)film migliore del libro stesso
La serie televisiva svedese (scritta dallo stesso Mankell) mi ha fatto venire voglia di leggere Wallander, ma il libro mi ha convinto a metà. Il talento di Mankell è indiscutibile, credo dia il meglio di sè nelle scene in cui Wallander incontra il padre, la ex moglie, il vecchio amico, c’è un senso di perdita che rende molto umana la figura del commissario. Il problema sta nella parte investigativa, dove il racconto a lungo gira a vuoto, per vivacizzarsi nell’ultima parte. In altre parole: credo che Mankell sia un buon scrittore, ma se cercate il giallo classico rivolgetevi altrove.
E anche questa volta ci sono cascata! Dopo aver letto la trilogia di Millenium ho altre volte sperato di trovare la stessa trama intricata ma perfetta nello svolgimento, la suspence unica di Larsson, l’intrigo stupefacente … e anche questa volta la delusione è stata amara. Sedicente giallo senza un minimo di brivido o di attesa, personaggi piattissimi che non suscitano un minimo di interesse, talvolta anche un po’ sconclusionati, atmosfere gelide e da gelo, trama essenziale per non dire fiacca o nulla ho sbadigliato diverse volte durante la lettura. Se questo è un giallo … è un giallo davvero brutto.