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Atlante immaginario. Nomi e luoghi di una geografia fantasma

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Titolo: <strong>Atlante immaginario. Nomi e luoghi di una geografia fantasma</strong></br></br>
Autore: <strong>Giuseppe Lupo</strong></br></br>
Editore: <strong>Marsilio</strong></br></br>
Pagine: <strong></strong></br></br>
Anno edizione: <strong>2014</strong></br></br>
EAN: <strong>9788831719070</strong></br></br>

<p>Gli atlanti sono fatti per immaginare mondi, per sognare orizzonti o percepire un altrove spesso sconosciuto. Questo libro contiene nomi di località, ricordi d'infanzia, invenzioni fantastiche, riflessioni critiche e può essere letto come itinerario in una mappa dove realtà e irrealtà arrivano a confondersi. Si visitano città, si percorrono luoghi solitari come le periferie metropolitane o i deserti di oriente, si esplorano sogni e utopie, ci si sposta avanti e indietro nel tempo seguendo le grandi narrazioni di Omero, Ariosto, Kafka, Faulkner, Calvino, García Márquez. Pagina dopo pagina prende forma una geografia che appare e scompare come un fantasma, si intuisce vera anche se non c'è e lascia nel lettore la sensazione di aver vissuto un'avventura onirica, un viaggio su un simbolico tappeto volante. È possibile rintracciare nelle nuvole i volti delle persone non ancora nate? Quali rotte seguono i manoscritti chiusi in bottiglia e gettati in mare? E se i satelliti inventano isole? In ogni capitolo Giuseppe Lupo incuriosisce ed emoziona, si cimenta con una scrittura che sta all'incrocio tra narrativa, saggistica, autobiografia e con tono scanzonato svela i caratteri e i temi del suo immaginario.</p>
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Nel V secolo, Isidoro di Siviglia spiegò l'allora corrente relazione tra codex, libro e rotolo nella sua opera Etymologiae (VI.13): "Un codex è composto da molti <br/>Personaggi della tradizione. La Befana è una vecchietta spesso sorridente ed ha una borsa o un sacco pieno di ogni squisitezze e regali per i bambini meritevoli, ma <br/>L’attenzione reclamata, per lo più dai piccoli centri, non nasce dalla narcisistica voglia di apparire in televisione. Ci si è invece accorti in fretta che dove <br/>1. Le origini . In un articolo pubblicato sulle pagine de «La Civiltà cattolica» nel gennaio del 1861, Carlo Maria Curci descriveva le asprezze naturali della <br/>RECENSIONI E COMMENTI archivio cronologico . RIVELAZIONE / SETTE MEDITAZIONI INTORNO A GIORGIONE dramma.it - 28/02/2017. di Emanuela Ferrauto. Nebbia: così <br/>dans une cantine menu cantine scolaire canto cantina midi lamborghini canto en cantine cantine aperte 29 cantina produttori cantine sociali d une cantine s cantina <br/>libri - video - dvd sui cavalieri templari <br/>Di incidenti di percorso, provincialismi e fake news. di Mariapaola Vergallito. Quando a Viggiano, poche settimane fa, arrivò il sottosegretario allo Sviluppo <br/>31 maggio -215. La notizia del giorno. Strage a Kabul: autobomba nel quartiere delle ambasciate. È di almeno 80 morti di e più di 350 feriti, fra i quali molte <br/>Questa raccolta di testi tra il pieno Cinquecento e il Seicento inoltrato costituisce il debutto di un progetto editoriale, ideato e coordinato da Gaetano Cozzi, che 
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Ci sono libri che nuocciono gravemente perché, il lettore, ce ne vuole prima che ritrovi la bussola, smarrito com’è, ad esempio, nella geografia di un Atlante immaginario (Marsilio). Ci sono libri che contengono un viaggio a ogni capitolo, e mille argomenti di discussione, ed esperienze già vissute che non ci sembravano condivisibili, così come pensieri personali che non abbiamo mai espresso per timore, pudore, tipo l’idea (eretica?) di Vittorini di una Comune dove ognuno porti e dia quello che può. Sono libri che parlano per noi, di noi. E no, caro Salinger, non ho chiamato l’autore, quel tal Giuseppe Lupo, padre di due figlie giovinette, perché mi aiutasse a trovare la mia terra interiore in questo labirinto, né per dirgli che lo avrei abitato un po’ di più, questo suo libro. Chissà se tu l’avresti fatto. Aspettiamo il prossimo, e magari gli telefoniamo insieme.

Si viaggia in un altrove di sogno, che incanta e ammalia. E si attraversano mondi per ritrovarsi e conoscersi più a fondo. Non è un saggio ma nemmeno un romanzo, perché è l’impasto di entrambi. Finzione, realtà, fantasia e intelligenza che trasformano i due generi in uno che diventa cifra stilistica di Lupo, scrittura immaginifica e lucida, ma, soprattutto, colori, aromi, suoni di altrovi che la letteratura di ogni tempo regala. Da leggere assolutamente