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Leggere questo libro è stato come partecipare ad una piccola avventura, un viaggio svoltosi interamente nella nostra Italia, il riflesso perfetto ed esagerato della società attuale. In «Baci a colazione» assistiamo a malefici piani, intricati e numerosi intrecci amorosi, seduzioni, vendette, continue anabasi giustamente accompagnate da catabasi, satira, letteratura, relax, centri termali e zen, comicità e chi più ne ha più ne metta, con tanto di personaggi a volte un po’stereotipati ma sempre gradevoli, amabili e odiosi a seconda dei casi. Poche pagine ma veramente intense nella loro semplicità, dove l’autore gestisce in una maniera ottima i vari intrecci della vicenda con continue digressioni, flashback e biografie di personaggi significativi (e sono davvero tanti). Forse dirò una stupidaggine, ma queste scelte narrative mi hanno ricordato un po’Alessandro Manzoni con i suoi «Promessi sposi». Gaetano Cappelli con il suo romanzo non tratta temi nuovi, ma ribadisce l’evidenza sfociando nella vena comica e oserei dire cinematografica. Sì, perché, insieme alle cose positive già citate, non mancano mai le pecche. Infatti in parecchi punti mi è sembrato quasi di leggere la sceneggiatura di un film, più precisamente di un cinepanettone: non a caso vi sono continui tradimenti, elenchi e storie di relazioni d’amore (carnali o meno che siano), doppi sensi e una comicità non sempre divertente e un po’banalotta. Insomma, una commedia italiana doc dei nostri tempi. Un altro elemento a mio parere fastidioso è il linguaggio di Cappelli: tutto sgrammaticato, pieno zeppo di errori, con punteggiature piazzate a caso, parole appiccicate tra loro? So che è una scelta volontaria, ma mi ha reso la lettura leggermente faticosa e non sempre scorrevole. Non lo boccio, ma nemmeno lo promuovo, anzi, lo consiglio. Non è una lettura impegnativa, si legge in fretta ed è abbastanza gradevole.
Deludente, l’inizio e’ promettente ma poi Cappelli si perde nella banalita’
mi è stato regalato, inizio promettente ma subito delusa dalla ripetitività e dall’intreccio banale, l’unica cosa che vien da chiedersi è se le terme di Saturnia hanno sponsorizzato il libro. Un libro che si fa dimenticare in fretta, la rabbia per il tempo perso a leggerlo meno.
Cappelli non si smentisce : storie scoppiettanti, ricche di personaggi simpatici, anche se spesso negativi, incroci sentimentali e trovate divertenti. Una lettura decisamente piacevole.