Bastava dire no. Alla fine di un matrimomio, credetemi, si sopravvive Scarica PDF EPUB

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Bastava dire no. Alla fine di un matrimomio, credetemi, si sopravvive

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Titolo: <strong>Bastava dire no. Alla fine di un matrimomio, credetemi, si sopravvive</strong></br></br>
Autore: <strong>Chiara Maffioletti</strong></br></br>
Editore: <strong>Marsilio</strong></br></br>
Pagine: <strong></strong></br></br>
Anno edizione: <strong>2013</strong></br></br>
EAN: <strong>9788831715782</strong></br></br>

<p>Il giorno in cui si è sposata era convinta che l'amore sarebbe durato per sempre. Vogliamo essere onesti? Diciamo che ci sperava. Perché, in fin dei conti, decidere di dividere la propria vita con qualcuno è un rischio. E se anche la cosa non le fosse stata del tutto chiara quando stava attraversando la navata della chiesa, indossando fieramente la meringata che chiamano abito da sposa, lo sarebbe diventata qualche tempo dopo. Quel giorno piangevano la mamma e qualche zia. Qualche anno più tardi, invece, piangeva lei. Succede quando si entra nel vortice dei tentativi che si fanno per restare insieme. Nel momento in cui ci si separa si viene catapultati in una nuova dimensione di problemi emotivi ma anche molto pratici. Tutte cose che (più o meno) sono capitate a (più o meno) tutti. Perché bisogna dirlo alle famiglie, dirlo al lavoro, parlare con gli avvocati, cercare una nuova casa. E si realizza che gli amici ci avrebbero scommesso, perché dopo - e solo dopo - ti dicono cosa davvero pensavano dell'ex. Una consolazione: non si è soli. E poi quando i due si lasciano c'è sempre del tragicomico e sentirselo raccontare da chi quei momenti li ha vissuti e in qualche modo superati, potrebbe essere di un qualche sollievo per chi sta concludendo (o ha da poco concluso) una storia importante. Ed è il motivo per cui Chiara Maffioletti ha scritto questo libro. Una storia in cui molti lettori possono facilmente identificarsi.</p>
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Ciò che capita spesso oggi ….. si sa la vita a due non è per niente facile, ma se non si rischia si hanno solo rimpianti con i quali è molto difficile vivere. Racconto realista e triste.

E’ una raccolta di banalità che rende tutto il racconto avvolto in un alone che non è chiaramente definibile … Ironico, realistico, biografico ? Non è chiaro Quello che arriva è il messaggio: ancora non si è ripresa dalla separazione. Unico punto veramente toccante è la descrizione dello stato d’animo dei genitori. Passaggi forti che rendono l’idea dello stato d’animo di persone cresciute con insegnamenti radicati in una società in cui era giusto soffrire. Di sicuro non è «buona la prima»

Non so perché (forse mi sono lasciata ingannare dal titolo) mi aspettavo più ironia, mi aspettavo qualcosa di esilarante, come se dovesse essere un modo per sdrammatizzare e raccontare una storia triste facendoci una risata sopra, perché ormai è acqua passata! Invece di questo c’è poco e niente.. sono partita pensando di farmi 4 risate ma sono finita quasi commossa, spiazzata e disillusa! In questo libro il «provare per credere» è un peccato imperdonabile. Senza infamia e senza lode si legge comunque, più o meno piacevolmente, nel giro di qualche ora.