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Un libro apparentemente leggero, ma che in realtà contiene tanti spunti di riflessione. Un piccolo consiglio: prima di leggere questo libro fate la visita guidata del «Miglio Sacro». Apprezzerete meglio alcuni aneddoti raccontati in quest’opera.
Ingredienti: un camorrista dal volto umano non tagliato per il proprio lavoro, una famiglia allargata a rallegrargli e complicargli la vita, un anno descritto tramite una sequenza di eventi tragicomici, una città rappresentata tramite tutti i suoi luoghi più comuni (calcio, camorra, religiosità, botti, matrimoni in grande stile, cucina, dialetto). Consigliato: a chi accetta con cinica rassegnazione vizi e difetti partenopei, a chi rifiuta la camorra combattendola anche con l’ironia.
ecco come si puo’ smontare la camorra con leggerezza senza scadere nella «pesantezza» che a volte altri autori hanno dimostrato sull’argomento.
Piacevole lettura con tratti umoristici molto simpatici. Nel descrivere la Napoli della famiglia Esposito, l’autore ricorre a quei luoghi comuni tipici dell’essere simpaticamente napoletani. Lettura veloce, consigliata la sera dopo una frenetica e stressata giornata di lavoro.