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Un libro che mi è piaciuto dove l’autore mescola abilmente cultura, citazioni, autobiografia e racconto. Un’opera che prende il meglio dei capisaldi del ‘900 e lo amalgama ad uno stile frizzante e a tratti ironico, ottenendo, secondo me, una miscela perfettamente dosata ed efficace. E’ possibile recepire alcuni accenni di quel mondo brasiliano di cui l’autore pur fa parte, ma fortunatamente niente a che vedere con altri autori da me letti precedentemente. K.L.I. recensito da: inquietudinedikobal
Arriva finalmente anche in Italia questo romanzo assai originale del brasiliano Rubem Fonseca. La storia presenta un accavallarsi di situazioni, ricordi e flashback che vedono come protagonista Gustavo Flàvio, scrittore erotomane in crisi creativa con un passato piuttosto oscuro. Il vizio delle belle donne condurrà Flàvio a rischiare grosso, quando metterà il naso in affari che non lo riguardano… L’aspetto originale del romanzo è dato dalla capacità dell’autore di mescolare un ritmo molto intenso (quasi da hard-boiled) a una caterva di citazioni e situazioni tratte da altri scrittori, senza mai risultare lezioso. Quanto al bizzarro titolo, «Bufo» è un rospo dalle proprietà allucinogene con cui il protagonista avrà a che fare a più riprese, mentre «Spallanzani» è sia Lazzaro Spallanzani (protagonista di un romanzo nel romanzo) sia Elia Spallanzani, scrittore realmente esistito di cui si avverte l’influenza nella quinta parte. In conclusione un bel romanzo, avvincente e diverso dal solito.