|
Un libro che non si fa dimenticare. Un’ambientazione accurata, sentimenti in punta di penna, particolari preziosi rendono questo romanzo affascinante e unico. La protagonista femminile, capolavoro di sfumature e sensibilità, è descritta come immersa in un mondo più grande di lei: ma la sua pacata forza terrà il lettore sospeso fino alla fine della narrazione. Storia e fantasia si intrecciano in modo perfetto. Da consigliare!
La Storia,si sa,l’hanno scritta gli uomini e i vincitori,pertanto non sempre abbiamo la certezza che quanto leggiamo corrisponda a come realmente siano andati i fatti,soprattutto per quanto riguarda i personaggi femminili che,tolte rare eccezioni,compaiono nei testi come comparse, figure marginali , spesso più decorative che pensanti, o semplicemente come pedine sulla grande scacchiera della Storia:» accessori, piccoli ingranaggi funzionali alla riuscita dei piani di altri».Esistono però alcune figure che in qualche modo riescono a balzare all’occhio del lettore, nonostante tutto. Una di queste è Calpurnia che come Claudia Procula, moglie di Pilato, viene ricordata per essere stata inascoltata.Due figure nell’ombra , di cui storicamente poco si conosce ma delle quali viene raccontato, con un certo riserbo , forse anche diffidenza, la capacità di «vedere oltre» . Sonia Morganti riesce con una prosa curata, elegante a dar luce a uno di questi personaggi mettendone in evidenza la discrezione, l’umiltà, il riserbo, sondandone con delicatezza i pensieri, gli affanni. il timore di non essere all’altezza dell’impegnativo compito che la storia, i maneggi paterni e il ruolo che la società del tempo le hanno riservato.Donna forte,colta, determinata ma al tempo stesso umile, capace di non indietreggiare davanti alle difficoltà mantenendo una composta dignità.Una bella prova questo esordio letterario, in ogni pagina si avverte,oltre al grande lavoro di studio e ricerca,l’affetto e l’empatia che l’autrice prova nei confronti della sua protagonista:le lettere che Calpurnia scrive a Catullo e a Lucrezio hanno l’effetto di dolci carezze.È riuscita, secondo me, a rendere reale questa giovane donna che la storia aveva relegato al ruolo di ombra evanescente ma a volte «basta una sfumatura per cambiare l’aspetto di una nuvola».
Si dice che dietro ogni grande uomo ci sia una grande donna e pochi uomini sono stati piú grandi di Cesare. Calpurnia, la sua ombra, poteva essere una donna ordinaria? Pescando a piene mani dalla storia, un grande romanzo rende a Calpurnia la luce che merita. La Morganti è così sincera nel descriverla che il libro sembra scritto dalla protagonista stessa. Sicuramente uno dei migliori romanzi esordienti dello scorso anno. Consigliato vivamente.
trecentoquarantuno pagine: da leggere d’un fiato. Chi mai si sarebbe immaginato tanto e di più dalla figura di Calpurnia che Sonia Morganti fa emergere come potente ombra polisemica di Cesare, sviluppando di suggestioni, assolutamente plausibili, l’immagine sfocata che di lei ci ha consegnato la storia. Giovinetta, poi donna e moglie per matrimonio politico, Calpurnia nella sensibilissima scrittura dell’Autrice emerge dall’ombra, ombra a sua volta del non detto di Cesare, forse del suo mancato vissuto con la donna eccezionale che seppe stargli accanto in un tempo in cui gli eventi del mondo giravano esclusivamente intorno al potere politico e militare. Da far molto riflettere sono le pagine d’anima di Calpurnia con gli amici poeti, Catullo e Lucrezio.