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Uno di quelli che ho preferito, intimo, profondo. Concordo con chi ha parlato di tratti puramente poetici…lo consiglio.
L’ho trovato un pò noioso. Parla quasi interamente dell’amicizia morbosa tra Chie-chan e Kaori, che man mano, a mio parere, diventa insostenibile. Il finale, l’ho trovato deludente. La Yoshimoto ha scritto di meglio!
Banana ha scritto di meglio…Anche se comunque rimane un libro godibile! Consiglio però altri suoi libri.
Ho letto tutti i libri di Banana, la seguo da 10 anni, cominciando da «Kitchen» il quale mi è piaciuto moltissimo. Adoro Banana Yoshimoto riesce sempre a stupirmi, è come parlare intimamente ad una amica/o che mi piacerebbe avere. Chien chan e io all’inizio mi ha un pò disturbata, Kaori con le sue nevrosi, l’amicizia in apparenza dubbia con sua cugina, la paura di lasciarsi andare totalmente con un uomo, le sue incertezze, ma tutto questo risuona anche in me ..allora ha fatto centro ed è per questo che non piace tanto in questo libro …ma poi la storia si fa strada e mi avvolge totalmente, cullandomi come riesce sempre a fare Banana, lasciando dentro di me qualcosa di bello, di nuovo, una speranza che la scrittrice riesce sempre a stanare, facendo luce nel complicato gioco che la vita ci offre.