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Un fantastico romanzo noir-thriller-apocalittico, scritto con stile asciutto ed efficace. Il libro è volutamente esagerato, c’è l’eroe indistruttibile e un pessimismo di fondo onnipresente, i buoni si contano sulle dita di una mano e i cattivi sono ovunque. Droga, distruzione, complotti, morti in ogni pagina non si contano, intrecci su intrecci che rendono però un po’ confuso il filo della trama. Bellissime le prime due parti, in special modo quella apocalittica e post-apocalittica dove un’alba si risveglia su una metropoli diventata un moncone dopo il passaggio di un enorme uragano e devastata dalla violenza urbana. La terza parte è tutta un anticlimax anche se un paio di colpi di scena (anche notevoli) li rivela. Solomon Newton sembra un po’ Terminator e un po’ Tex Willer e il mondo in cui si muove sembra imbottito di nitroglicerina. Altieri è fantastico nelle descrizioni delle battaglie, delle uccisioni, delle armi, dell’ambientazione urbana. In questo romanzo rilevo tuttavia che c’è meno pessimismo rispetto alle sue raccolte «Hellgate» e «Armageddon» (i suoi primi due libri che ho letto), e anche lo stile è visibilmente diverso. I punti positivi li ho elencati, l’unico negativo - come ha notato qualche altro recensore - è il fatto che Newton spieghi tutti i complotti un paio di volte di troppo (per questo ho detto che la seconda parte - la maggior parte dialoghi e spiegazione di tutta la faccenda - è una sorta di anticlimax), quando il romanzo si poteva chiudere anche un centinaio di pagine prima della n.654. In ogni caso, lo consiglio per chi vuole passare alcune ore sul filo del rasoio di una metropoli sul punto di esplodere.
Una fantastica, quanto reale, storia dagli sfondi apocalittici, ma da un grande maestro come Altieri non si può mai rimanere delusi. Un libro che, nonostante il notevole numero di pagine, si lascia leggere e ti trascina dentro come un vortice, al quale il lettore non può opporsi, ovviamente. Altieri è un maestro e i suoi romanzi lasciano sempre qualcosa su cui interrogarsi e riflettere alla fine della lettura, cosa che caratterizza i lavori dei grandi. Splendido!
stupefacente!una libreria senza questo libro e’ il nulla.veramente splendido!
ha di buono il ritmo serrato e l’atmosfera apocalittica e cupa, di cattivo tutto il resto: è datato, inverosimile (per ammazzare il protagonista - sorta di assurdo callaghan nero e di sinistra - non basta l’atomica), e la trama fa acqua da tutte le parti: un procuratore distrettuale in una villa con un boss mafioso e mezzo quintale di eroina? ma dai!! e poi, come sempre una buona dose di falso politicamente scorretto: non basta infilare dei corrotti nei piani alti della Polizia per confondere i buoni coi cattivi: nel romanzo, fin dal principio è chiara e netta la distinzione. insufficiente