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Altro ottimo lavoro di Ambrose. La degna continuazione di D-Day. Una bella fotografia della vita al fronte delle truppe americane lungo la strada per la Germania. Uno splendido libro.
«Cittadini In Uniforme» è la (degna) continuazione del libro di Ambrose sul D-Day(come egli stesso ammette).Narra i fatti,nel classico «Ambrose Style» a partire dal D-Day+1(7 giugno 1944)fino alla caduta della Germania.Forse l’unico errore è condensare undici mesi di grandi battaglie(Operazione Goodwood,Operazione Cobra,Bulge ed Ardenne per esempio)in un solo libro(che consta comunque di oltre seicento pagine).Questo è il mio parere.Discutibilissimo,per carità.Ad ogni modo anche con questo libro Ambrose centra perfettamente il bersaglio.Ancora una cosa su Ambrose e poi chiudo:il bello dei suoi libri è che riescono a fare sentire il lettore come se fosse stato al fianco di quei soldati,di quegli eroi gentili che molto spesso hanno sacrificato le loro vite con totale senso di abnegazione al dovere.Ambrose riesce a fare rivivere addirittura quel senso di ansia che precede una battaglia.In poche parole:immenso ed incredibilmente vero.
Dopo «Stalingrado» di Antony Beevor, questo è il miglior libro che abbia mai letto, si legge dalla prima all’ultima pagina senza stancarsi, anzi, si vorrebbe che nn finisse mai, è un libro che fa capire cos’è la guerra, sicuramente mister Bush nn deve averlo letto! cmq tutti i libri di Ambrose sono perfetti, peccato che nessun editore abbia mai pensato di pubblicare Pegasus Bridge, così la storia del d-day sarebbe assolutamente completa
L’America celebra se stessa, il proprio coraggio, i suoi morti per la «nostra» libertà. Ne ha il diritto, ma soprattutto in Stephen Ambrose ne trova il suo coinvolgente narratore. Il libro è scritto in modo formidabile, non una frase è sprecata nelle sue seicento e più pagine. I soldati «cittadini comuni» sono gli eroi, mentre i generali, da Patton a Montgomery sono le caricature: nevrotici, ambiziosi e talvolta anche incoscienti, mai molto perspicaci. Da divorare.