|
Dopo un’abbuffata di romanzi letti di scrittori del nord, qui cambia completamente la location. Dal freddo del Nord Europa al caldo del deserto texano. E’ il primo libro che leggo di questo autore, e mi è piaciuto molto. Jack Reacher, il protagonista, è un tipo solitario, un ex maggiore della polizia militare, onesto e buono, sempre pronto a difendere i deboli, anche a costo di commettere azioni violente. Un marito violento che picchia la moglie e che viene poi da questa uccisa per legittima difesa. Ma le cose non sono esattamente come sembrano. Lo scoprirà, ovviamente, Reacher. Pieno di azione, ma anche di spiccate doti di chiaroveggenza dell’ex militare che ne rendono il personaggio un poco fantascientifico, ma che non inficiano la bontà della lettura. Nelle sconfinate terre del Texas, dove il caldo arriva anche a 50 gradi, e dove nemmeno i condizionatori più potenti riescono a mitigarlo, Reacher scorazza per trovare la verità. Gli altri protagonisti sono una facoltosa famiglia texana, un procuratore con ambizioni politiche, una vecchia storia di omicidi a sfondo razziale, una giovane avvocatessa, una bambina e tre killer. Il finale mi ha lasciata perplessa, ma forse è tipico della nazione nella quale si svolge la trama. Nel Texas la gente si fa giustizia da sola, considerata anche la grande distanza che divide le varie fattorie tra di loro e dal più vicino paese. Una curiosità: l’autore specifica sempre, e troppo spesso, la direzione che prende l’auto, o dove si trova una casa, etc. Evidentemente i punti cardinali sono un suo pallino. Alla lunga, però, diventa noioso. Per questo non gli do il massimo dei voti.
Un pò al di sotto degli altri romanzi della serie di J.Reacher, comunque una buona lettura.
Veramente bello!Ambientato in uno stato rovente (si passa dai 34 ai 45°C), dove i condizionatori sembrano non servire a nulla…dove la legge è ancora rimasta a secoli fa (ognuno si fa giustizia da solo)…e con un personaggio sopra le righe come Jack Reacher, che stende chiunque gli si pari davanti a bloccargli la strada, non possiede una casa fissa, ma viaggia on the road, chiedendo l’autostop!!! Fantastico…lo consiglio.
Child scrive degli ottimi libri con un ottimo protagonista: l’ex sbirro in cerca di un’identità, condannato dal destino ad inciampare su intrighi e morti ammazzati. Già è un’impresa rendere «simpatica» la categoria più odiata dai militari, anche se Reacher è un mastino sui generis. Ottima l’ambientazione anche se la trama è un po’ sbilenca, con il protagonista che a volte ricorda il Tenente Colombo (tipo quando capisce chi è il colpevole dal peso della busta …..) con lo scontro a fuoco finale un po’ confuso e improbabile (in stile Sergio Leone: «Quando un uomo con fucili incontra una donna con la pistola …»). Comunque, nel panorama giallo è un’eccellente lettura.