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L’ ATEISMO E LA VOLONTA’ CHE QUESTA «CIUTIA» DILAGHI, E’ CIO’ CHE FA PARLARE GIORGIO! VOI SIATE NEUTRALI COME SCIENZIATI E LEGGETE,ANCHE SOLO PER CONOSCERE UN ALTRUI PENSIERO, DAL QUALE PROBABILMENTE, MA A MIO PARERE CERTAMENTE, C’E’ QUALCOSA O MOLTO DA IMPARARE.
E’ un buon libro di racconti e testimonianze che ho letto volentieri e mi ha dato serenità e mi ha fatto capire che la vita non è soltanto quella realtà quotidiana nella quale siamo persi. Facile da dire e difficile da praticare: non dimenticare mai le cose veramente belle ed importanti della vita.
Tutti i libri di Antonio Socci sono per me davvero interessanti, questo compreso. Naturalmente chi li acquista sa cosa sta comprando e sa quali presupposti ci siano alla base di ogni suo libro. E’ singolare, però, il comportamento di certe persone che giudicano i suoi scritti senza averli nemmeno letti. A questo proposito, non capisco la recensione di Giorgio: ma il libro lo ha letto o no? Perché se lo ha letto sta allungando la lista di coloro che perdono il loro tempo e se non lo ha letto non capisco cosa abbia recensito.
Che tristezza! Per carità, ogni vita possiede diritti inalienabili (anche quelle dei palestinesi che agli amici di Socci però non stanno molto a cuore) e come tale va tutelata, ma il nostro caro Socci ogni qualvolta qualcuno gli pone la domanda se la terra riuscirà a sostenere questa impetuosa crescita della popolazione, lui si affida al suo Dio, che non è il mio e non è nemmeno quello di molti altri spero, e afferma che Dio penserà a noi. Ci penserà come ha fatto nel corso della storia? Vale a dire con qualche guerra o con qualche epidemia? O farà piovere della manna proprio in testa a Socci? A parte il riscaldamento del pianeta, fatto oramai riconosciuto dallo stesso governo americano, ciò che veramente preoccupa è la scarsità delle risorse naturali, non solo il petrolio da cui l’economia mondiale dipende, ma tutti gli idrocarburi, il gas metano, e più importante di tutti L’ACQUA. Ma Socci e co. di questo non si preoccupano, noi razionalisti invece sì. Non capisco perché ci siano lettori che perdono il loro tempo con il libri di Socci, io consiglio un buon antidoto, Richard Dawkins.