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Un libro interessantissimo. L’orizzonte è a 360. Già questo è di per sé un buon motivo per leggerlo: una finestra sul mondo per conoscere cose per la maggior parte di noi remote ma che hanno invece su di noi una influenza molto grande e critica. Gli argomenti sono trattati in modo molto approfondito, ma mai pedante. La scrittura è facile, gradevole e appassionante. Non ostante l’argomento sia di quelli che mettono i brividi, l’approccio non è catastrofista, ma al contrario indica una via di uscita: la riduzione della popolazione ad una dimensione sostenibile. Illustrate molto bene le relative dinamiche in corso. L’unica critica che posso fare è che manca la parte relativa all’economia nell’auspicato transitorio in cui si dovrebbe verificare la riduzione della popolazione. Il libro accenna solo che quello dell’economia è uno dei problemi critici e condizionanti perché la riduzione della popolazione possa avvenire in modo non catastrofico. Ma d’altronde questo non è e non vuole essere un libro di economia.
Questo romanzo, come quasi tutti quelli di Patterson, è veramente piacevole, avvincente, coinvolgente. Il protagonista, poi, Bennett, è un poliziotto che non può non prenderti. Leggendo questo romanzo, sembrava che stessi vivendo quelle situazioni, che stessi vedendo un ottimo film poliziesco. E poi, cosa che mi piace dei romanzi di Patterson, a differenza di altri, è che non si dilunga mai, non sforna mai romanzi da 500 pagine, di cui 200 inutili. Grande Patterson!