Corso di sopravvivenza per consumisti in crisi Scarica PDF EPUB

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Corso di sopravvivenza per consumisti in crisi

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Titolo: <strong>Corso di sopravvivenza per consumisti in crisi</strong></br></br>
Autore: <strong>Lia Celi</strong></br></br>
Editore: <strong>Laterza</strong></br></br>
Pagine: <strong></strong></br></br>
Anno edizione: <strong>2013</strong></br></br>
EAN: <strong>9788858108826</strong></br></br>

<p>Ti è capitato di perdere il tuo partner in un centro commerciale durante i saldi? E dopo quante ore te ne sei accorta? Se le creme antirughe non fanno miracoli, perché costano come un viaggio a Lourdes? È vero che Barbablù fu incastrato da uno scontrino del Castorama? Hai mai acquistato un prodotto con la scritta 'Made in PRC pensando che non significasse 'Made in China'? La quinoa si vende nei negozi di alimenti bio in quelli di nautica? Le statistiche parlano chiaro: sotto i morsi della crisi, i consumi degli italiani sono tornati ai livelli del 1982, l'anno del Mundial. Solo che al posto di Rossi e Conti oggi ci sono i conti in rosso. Con il Pil sottozero anche le spese sono congelate e le compere senza pensieri sono un lontano ricordo. Agli spendaccioni cronici non resta che scegliere il programma di riabilitazione più convincente: fuggire nel deserto, bruciare il bancomat, uscire con i paraocchi per non guardare le vetrine. Oppure rinunciare ai superpoteri d'acquisto e rieducarsi alla moderazione. Come? Ridendo di se stessi e delle mille seduzioni con cui il mercato, ultimo erede di Don Giovanni, tenta di conquistare cuori e portafogli. Questo libro racconta le tappe dello shopping quotidiano (dall'ipermercato all'emporio cinese, dalla megalibreria al magazzino del fai da te) come un'esilarante commedia sulla bugia più antica del mondo: "la felicità si può comprare".</p>
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“Fare shopping è meglio del sesso. Se non sei soddisfatta dopo lo shopping puoi fare cambio con qualcosa che ti piace davvero.” Adrienne E. Gusoff<br/>“In amore, come in cucina, ciò che è fatto troppo in fretta è fatto male.” (PAUL PASTRELLO) Lo ricordo bene il mio primo ciambellone, il mio primo esperimento <br/>UNILEVER: Sede: Olanda 88000 miliardi di fatturato e 267000 dipendenti. Multinazionale alimentare e chimica presente in 90 paesi con circa 500 filiali.
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Molto ma molto divertente! Mi ha fatto ridere dalla prima all’ultima pagina, una critica al consumatore medio italiano fatta con molto umorismo e ironia tagliente, una vera e propria parodia del cliente tipo dei centri commerciali (e non solo), sono scoppiato a ridere più volte mentre lo leggevo in metropolitana davanti allo sguardo interrogativo degli altri passeggeri (qualcuno si è segnato il titolo!). Straconsigliato!