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Juan Carlos Monedero, professore di Scienza della politica a Madrid e uno dei leader di Podemos ci aiuta nel saggio a comprendere i presupposti culturali alla base di questo movimento politico. Considerate inefficaci al cambiamento le rivoluzioni violente che riproposero tutte il vecchio sistema in altre forme, ribadisce che ogni possibilità innovativa della politica risieda in una sua rivisitazione culturale e lo dimostra, introducendo continuamente nel discorso citazioni anche brevi di pensatori e intellettuali del presente e del passato destinate a precisare ed approfondire la sua linea narrativa. In un tempo in cui la politica ha collezionato un elevato grado di discredito, Monedero ne traccia l’apologia: politica come antidoto alla sofferenza posto che si abbia il coraggio di individuarla nello stravolgimento morale, sociale, ambientale subito dalle nostre società e avverte che per rifondare la politica sia necessario destrutturarla nelle sue forme ormai sclerotizzate. Un’operazione questa che deve iniziare dal rinvenire nuovi significati per parole antichissime il cui senso sia stato smarrito nel fluire della Storia. Politica e democrazia sono state svuotate di contenuto profondo e saturate da luoghi comuni e introietti del collettivo. Per una rinascenza politica, sostiene il Prof. Monedero, tutto questo materiale spurio deve essere portato alla luce e discusso fino a prendere le distanze da visioni ormai inutilizzabili. Focus dunque sui politici e sulle loro contorte vicissitudini sulle ideologie dietro cui si sono celati i vizi classici della destra, della sinistra e del centro, sulle maggioranze silenziose vero sostegno al potere. Politicizzare la realtà significa portare alla coscienza delle persone il conflitto tra interessi individuali e di gruppi economici e quelli della collettività e procedere così, rifiutando i miti del passato e del presente fino a capire cosa conservare, cosa eliminare e su quale base costruire un nuovo modello di società.