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Crepuscolo di un idolo. Smantellare le favole freudiane

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Titolo: <strong>Crepuscolo di un idolo. Smantellare le favole freudiane</strong></br></br>
Autore: <strong>Michel Onfray</strong></br></br>
Editore: <strong>TEA</strong></br></br>
Pagine: <strong></strong></br></br>
Anno edizione: <strong>2013</strong></br></br>
EAN: <strong>9788850231492</strong></br></br>

<p>Michel Onfray, coerente con sé stesso, prende di mira in questo libro una religione che, ancor più dei monoteismi del suo "Trattato di ateologia", sembra dover ancora avere vita lunga e felice. Questa religione è la psicoanalisi, e più in particolare il freudismo. L'idea di Onfray è semplice e radicale: Freud ha tentato di costruire una scienza e non vi è riuscito ha voluto provare che l'inconscio ha le sue leggi, la sua logica intrinseca, può essere studiato mediante protocolli che riteneva scientifici, e tuttavia ha mentito, per potersi fregiare degli emblemi della scientificità. Tutto ciò merita una controinchiesta: ed è l'obiettivo che Onfray si pone. Con il rigore e la pazienza di un archivista, riprende daccapo in mano i testi sacri della nuova Chiesa. E senza timore dello stigma che si sarebbe senz'altro procurato, li mette a confronto con le testimonianze e ne esamina le contraddizioni. Il bilancio è terribile: la psicoanalisi è un'appendice della psicologia, della letteratura, della filosofia, ma non può assolutamente aspirare allo statuto di scienza "dura". Accolto in Francia da un enorme successo di pubblico - che si avvia a superare quello del "Trattato di ateologia" - e un'ondata di critiche feroci, "Crepuscolo di un idolo" è Onfray al suo meglio: un pensatore che della decostruzione di grandi miti del nostro (e di ogni) tempo fa una battaglia per la libera ricerca della felicità terrena.</p>
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Nel V secolo, Isidoro di Siviglia spiegò l'allora corrente relazione tra codex, libro e rotolo nella sua opera Etymologiae (VI.13): "Un codex è composto da molti <br/>Biografia. Michel Onfray è nato a Chambois, piccolo comune della Bassa Normandia nel dipartimento dell'Orne, da una famiglia di contadini normanni, da padre, Gaston <br/>24/08/2013 · Provate a risolvere un’espressione algebrica scorretta! In un post precedente abbiamo evidenziato come un’ossessione possa nascere dal nulla <br/>"Ma le mie zie di Voghera non cantano Fratelli d’Italia", di Giuseppe Culicchia  Il Fatto   Nouvelle tragédie de l’immigration à Lampedusa: une conséquence de 
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Eccellente esposizione delle menzogne teoriche su cui generazioni di psicoanalisti hanno basato i loro lauti guadagni.

Premetto che sono dottore in scienze tecniche psicologiche. Pertanto, ho approfondito le teorie di Freud e quelle della psicoanalisi, ed ho sempre ritenuto, in accordo con tutti i professori di psicologia (eccetto quelli di psicologia dinamica ovviamente) che il corpus Freudiano e quello psicoanalitico sono da considerarsi anacronistici e non validi da un punto di vista metodologico. Semplicemente, Freud andrebbe letto per la psicologia come si legge Ippocrate o Galeno per la medicina. Tuttavia, non appena si esce dall’ambiente universitario per calarsi nella vita di tutti i giorni, si nota che tra i ‘profani’ vi è una venerazione verso Freud, e che lo psicoanalista viene visto dalla società come una specie di individuo onnipotente capace di scavare nell’inconscio altrui trovando le motivazioni ultime delle sue azioni. Non serve a molto spiegare che l’inconscio come è stato teorizzato da Freud non è dimostrabile né falsificabile, e che quindi a priori non è da ritenersi scientifico, così come a livello neuroscientifico non vi sono ragioni per supporre l’esistenza di un inconscio come descritto da Freud. Per la gente, siccome lo ha detto Freud, è vero. Ho letto molte critiche a questo libro, prima di leggerlo e dopo averlo letto, e quello che ho potuto constatare è che chi cerca di demolire l’opera di Onfray usa argomentazioni ad personam (le sue idee personali lo portano a parlar male di Freud, e poi è ateo quindi è cattivo) o di tipo ancor più basso (si critica Freud perché fa scena ed è facile vendere, si critica Freud perché in fondo quello che dice è vero), in poche parole basta leggere un po’ di critiche per rendersi conto che i difensori della psicoanalisi ‘a priori’ non hanno alcun argomento valido, nessun fatto scientifico. Ho letto addirittura che il libro sia stato scritto per limitare il potere delle terapie cognitivo-comportamentali, quando Onfray non ne parla all’interno del libro. Mi chiedo se i detrattori di questa solida opera la abbiano letta

Onfray è un filosofo, e la lettura che fa di Freud è quella tipica di chi non ha esperienza di clinica. Non è un libro «politicamente scorretto

Un buon libro! Il problema non è soltanto Freud, ma la Scolastica costituitasi che ha di fatto, per volontà del Messia dell’inconscio-inconoscibile (tranne da lui, chiaro?), costruito la Chiesa psicanalitica - ebbene sì, i non-credenti solo a parole non si rendono conto che i cleri siano molti e, cosa più assurda, mentre combattono una sola Chiesa non si accorgono di tutte le altre che sostengono! L’ateismo dei più si dimostra un fenomeno di massa, intellettualoide, incoerente, «credente

Libro non bello. Una superficiale critica all’opera di Freud e non se ne capisce il perché.