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Cuori di vetro, un libro che mi ha sorpreso in modo altamente positivo. Ho trovato tra le pagine tutto ciò che un romanzo dovrebbe avere, amore forte e al contempo delicato, situazioni tristi e molto reali, voglia di rivincita e forza di vivere, amicizia e odio. Bello da leggere e da rileggere perchè? Fa riflettere! Liliana
Buon testo, descrizioni accurate mai noiose, ho apprezzato lo stile moderno e mai volgare dell’autrice. Una storia che avvince, personaggi originali e non scontati. Un libro da leggere per distrarsi e sognare.
Bella e completa la recensione precedente, talmente bella che non dovrei aggiungere null’altro. Una cosa però voglio aggiungerla, il romanzo ti immerge con delicata e sapiente maestria in una storia ammaliante, dove sei convinta che tutto vada da una parte e subito dopo si cambia direzione, senza fastidio, ma sempre con più attenzione al cambiamento e sempre di più appasionata alla lettura. Ottima la trama e ottimo epilogo. il mio voto è il massimo.
Dell’autrice ho sempre apprezzato i finali a sorpresa… e questa volta pure, lei non mi ha delusa. Un itinerario un po’ anomalo, nel quale mi sono inizialmente permessa di manipolare i protagonisti a piacere… poi mi sono però ravveduta rendendomi conto che Marta non avrebbe sposato il giovane ingegnere così bello (ehhh sì Brad Pitt non è per nulla male e potrebbe davvero interpretare la parte del protagonista in un film della Warner Bross!) Ma evidentemente questa non era la trama scontata… mancava un ingrediente. Con l’entrata in scena di Simone tutto cambia. Inizio a comprendere che c’è dell’altro… un paio di dettagli troppo grossi per essere trascurati… e così sprofondo nella lettura dimenticandomi della sveglia già programmata alle 7:00 Con determinazione ho dovuto trattenere in un paio di occasioni le lagrime: possibile che le donne debbano sempre soffrire? Coinvolta al punto di stizzirmi, ho seguitato nella lettura. Marcatamente piacevole, coinvolgente e… allettante… Adoro la Toscana e le descrizioni così squisite mi hanno permesso di rivederla proprio in quel periodo dell’anno legato alla narrazione. Una scena in particolare mi sono potuta fissare: la grande cantina e un assaggio di rosso… una dolce sensualità messa a freno dalla “pudicità” della protagonista femminile. Sono convinta che l’autrice avrà dovuto ripassare lezioni di enologia (brillante e molto ben riuscita), nozioni interessanti che rendono il romanzo ancora più bello. Sono rimasta affascinata… anche se ho già espresso all’autrice un certo fastidio per quanto concerne la „lunghezza“ dei suoi romanzi che, a mio sentire, potrebbero essere aggiunte una cinquantina di pag. in più -) Un ottimo romanzo scritto in modo fluido e genuino, avvincente sotto ogni aspetto… Quindi lasciatevi sorprendere… non resterete delusi!