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Questo è il più clownesco libro sulla biologia che abbia mai letto. Innanzitutto è una fregatura perché il vero «testo» è fatto da nemmeno 80-90 pagine e la parte che si occupa dell’aspetto matematico è fatto da un capitolo e mezzo (qualche pagina) più un’appendice delirante. Il resto è fumo negli occhi, gran confusione e citazioni a sproposito. E’ la prima volta in vita mia che vedo un numero così spropositato di punti esclamativi, questo «libro» deve essere rivolto ai bambini o a chi ha una cultura elementare, salvo poi arzigogolare su quello che l’autore crede sia la biologia mettendo della matematica pertinente come il cavolo a merenda. Se proprio devo vincere l’estremo fastidio che mi ha provocato questo articolo (definirlo «libro» offenderebbe i veri libri), allora diciamo questo: è qualcosa di estremamente scadente e la vanagloria dell’autore è assolutamente patetica. Per quanto riguarda l’aspetto matematico, il soggetto è talmente generico che da biologo non ho capito cosa volesse dire l’autore, anche cercando di seguire i «ragionamenti» matematici. Le sue spiegazioni sull’evoluzione sono un collage di idee anche contraddittorie (appoggia allo stesso tempo Dawkins e Gould, vi ho detto tutto) e spiegate malissimo, segno che l’autore non ha la più pallida idea di cosa stia parlando. Insomma, il problema è trovare una formula sull’evoluzione, un fenomeno estremamente complesso con troppe variabili che forse non potrà essere ridotto a un paio di pagine di confuse dimostrazioni. Questo naturalmente non toglie nulla alla validità dell’evoluzione, viste le milioni di prove a favore del darwinismo (e in effetti è fondamentale la dimensione «storica» dell’evoluzione che sfugge all’autore). Insomma, i matematici, come i fisici e (nella quasi totalità) i chimici, non capiscono niente di biologia. Lo sconsiglio vivamente, se volete conoscere un po’ di matematica sull’evoluzione, provate «Evoluzione. La storia della vita e i suoi meccanismi» di Mark Ridley.