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Una «favoletta» contemporanea di poco spessore sulla maternità. I personaggi sono poco realistici, la storiella inverosimile. Della gravidanza sono narrati solo gli aspetti «romantici». Nel complesso noioso e incosistente. Mi aspettavo decisamente di più.
Prende la sufficienza, ma non di più. E’ il terzo libro che leggo di Banana, ma non è riuscita a coinvolgermi nemmeno una volta. Certo, carina l’atmosfera onirica dei suoi libri, ma nei suoi libri trovo poco altro. Piacevoli per passare un’ora ogni tanto.
Una delusione! Scritto in maniera elementare trama inverosimile. Sconsigliatissimo.
Leggere un’opera della Yoshimoto è entrare in un mondo pieno di sensazioni ed emozioni al femminile, e in questo caso, nella storia delicata e dolce di Kimiko che rimane incinta senza aspettarselo, ne raggiunge l’apice. La ragazza era in una terribile crisi esistenziale, ed ecco che, improvvisamente, fuggendo da un ragazzo che si divideva con due donne, vicino al mare, ritrova piano piano se stessa, in un crescendo di rinascita psicologica e anche fisica. Anche in questo suo diciannovesimo romanzo la Yoshimoto ci presenta i temi a lei cari come la famiglia, la vita, la morte, il destino, il senso della vita, la purezza della natura, ma con un tocco di maturità altissimo e delicato, quasi magico. E, al centro del racconto, vi è la vita: quel grande evento che si perpetua da secoli in tutto il mondo, qui ci coinvolge, perché riguarda ognuno di noi: è difficile non immedesimarsi con Kimiko, e si è tentati di darle una mano, di dirle: coraggio! Vedrai che le cose miglioreranno… La venuta di questa nuova creatura porterà nuova vita in tutte le dimensioni della vita di Kimiko: Goro si riavvicinerà, lei scoprirà un’alleata in sua sorella, eccetera. Se dovessi definire questo romanzo in poche parole, direi che è la storia magica della vita di noi esseri umani. Una storia che speriamo non finisca mai…