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le capacità del genio umano di Dostojevski possono arrivare ovunque,«DELITTO E CASTIGO»ne è la prova.Semplicemente fantastico.Uno scontro con la etica sociale unco,imperdibile
Avvincente, ardito, struggente questo romanzo costringe il lettore ad una sorta di pesca a strascico nelle più remote regioni della propria anima. Il piano ordito, con superiore convinzione, da Raskòlnikov spaventa e suggestiona poichè svela, in ultima istanza, la nostra più intima natura, bestiale e metafisica al contempo, ossessionata dal voler imprimere, per mezzo di un gesto radicale, un segno che riesca a sottrarla dalla sua caduta nel nulla.
Dissacrante,a volte imbarazzante,la capacità dell’autore di scavare nei recessi dell’animo umano.Nel descrivere i tormenti mentali di raskolnikov,Dostoevskij spoglia l’uomo delle sovrastrutture imposte dal»vivere civile»facendo affiorare le perversioni,i pensieri più»cattivi
Dostoevskij ancora una volta mostra la sua enorme abilita nell’evidenziare tutti i risvolti psicologici che si celano nei meandri della psiche umana oltre che nella coscienza di ogni uomo. Il romanzo è un autentico capolavoro, un ritratto preciso dell’aria che si respirava nella Russia del 1800,in particolare San Pietroburgo. Per quanto molti lo ritengano pesante, il romanzo ha suscitato in me un forte interesse per la varietà di temi trattati: miseria e degradazione tipici in questo contesto storico(vedi Marmeladov,la tisica e lo stesso raskolnikov)il tema della prostituzione(con Sonia, e anche la bambina salvata da Raskolnikov nel parco), L’avvio verso la società moderna(vedi Luzin, che argomenta riflessioni sugli aspetti positivi del capitalismo),e poi il tema dell’uomo superiore sul quale Raskolnikov ha scritto sul suo articolo(tema che sembra ricollegarsi strettamente al superuomo di Nietzsche). Insomma da leggere assolutamente…