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Un libro che rispecchia la dura e «bella» realtà della Legione Straniera. Posso dirlo con certezza, avendo uno zio che ha militato per 15 anni nelle fila della Legione. Ottimo lavoro dell’autore, che intreccia la verità storica con l’arte del romanzo, fino a fondere le due parti in unica grande opera di letteratura storico-militare. Vive la Legion. Saluti Michele.
Il lettore Vincenzo ha ragione, concordo pienamente. Questo è un libro pieno di Storia, di azione, di gliardia, di sentimenti e fratellanza tra persone diverse ma che si uniscono sotto un unico Ideale. E’ un romanzo a volte un po duro ma che fa respirare appieno l’atmosfera di quello che è stata e che è oggi la Legion Etrangere. Consiglio vivamente l’acquisto e la lettura!
Ciao a tutti i visitatori di http://www.internetbookshop.it Ho comprato il libro ovviamente e ho letto con religioso silenzio ogni sua pagina non posso dire le sensazioni qui in questo poco spazio e in poche righe ma vi consiglio di comprarlo e leggerlo poi capirete cosa volevo dire e soprattutto cosa é la Legion Etrangere il Corpo D’Elite della Francia e l’esercito più Forte e Glorioso e Invincibile del Mondo e lo sarà in ETERNO … Legionario per un giorno Legionario per SEMPRE dentro e fuori Viva la Legion Firmato: EX Legionario
La Legione Straniera è un mito, nel quale, chi ha perso per un qualsiasi motivo, ogni ideale, qui lo ha ritrovato. Sono i soldati della Legione che presentano le loro gesta in un secolo e mezzo di storia. Uomini con un passato personale spesso da riscattare, hanno fatto di se stessi, nella Legione e per la Legione, esempi di dovere e di sacrificio per il giuramento prestato alla bandiera. Un secolo e mezzo di storia che avanza al passo cadenzato della marcia legionaria, in una tragica sinfonia che da Camerone si espande a Dien Biem Phu fino all’estremo gesto di virile ribellione dell’Algeria 1962. «Je ne regrette rien» fu l’ultimo canto legionario verso un mondo che sembra non poter comprendere più la gloria della Legione, che sembra oggi indifferente ad ogni ideale, ad ogni gesta, ma che avverte ormai il vuoto squallido di una universale dissacrazione.