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Doppio livello. Come si organizza la destabilizzazione in Italia

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Titolo: <strong>Doppio livello. Come si organizza la destabilizzazione in Italia</strong></br></br>
Autore: <strong>Stefania Limiti</strong></br></br>
Editore: <strong>Chiarelettere</strong></br></br>
Pagine: <strong></strong></br></br>
Anno edizione: <strong>2013</strong></br></br>
EAN: <strong>9788861904125</strong></br></br>

<p>L'Italia e un paese sempre in cerca della verità, incapace di fare i conti col proprio passato. Il doppio livello non è la fotografia di una mente diabolica che avrebbe deciso i destini del nostro paese. Il doppio livello è un progetto di potere, chiaro e organizzatissimo, il cui esito finale è sempre stato quello di camuffare e coprire con "false bandiere" il reale corso degli avvenimenti. Non un contropotere, ma il potere tout court: cinico, invisibile, violento. In questo libro trovate i nomi e le biografie di chi è coinvolto nella destabilizzazione che ha segnato il nostro paese, da Portella della Ginestra fino ai delitti eccellenti di Falcone e Borsellino passando per piazza Fontana, l'Italicus, piazza della Loggia, la P2, Gladio... Un lavoro di ricostruzione durato anni che, senza dietrologie, collega piste disseminate in decine e decine di procedimenti giudiziari. Un materiale enorme, fatto anche di testimonianze inedite e decisive come quella di un ex appartenente a Gladio che molto sa sulle dinamiche della strage di Capaci e sul perché la mafia c'entri solo in parte. L'autrice racconta la nascita della cosiddetta Rete atlantica e come sia stato possibile che uomini della Nato operativi nelle basi italiane e funzionari Cia abbiano stretto legami forti con appartenenti a gruppi neofascisti, da Ordine nuovo ad Avanguardia nazionale. Molti di questi diventeranno pedine dello stragismo.</p>
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07/02/2017 · Proviamo a fare il punto della situazione. La giornalista, per scrivere il libro, entra in contatto con un ex appartenente alla struttura Gladio che le <br/>L'Associazione, senza fini di lucro e apartitica, ha lo scopo di promuovere e diffondere i valori e la cultura del riformismo, i valori della giustizia sociale e <br/>Opera, 2011. PREMESSA Nella storia della guerra politica italiana, nelle ricostruzioni storiche che ne sono state fatte, è assente un protagonista di prima grandezza <br/>Opera, 2011. PREMESSA Nella storia della guerra politica italiana, nelle ricostruzioni storiche che ne sono state fatte, è assente un protagonista di prima grandezza <br/>Il comune conta una superficie di 231 km², classificandosi all'85º posto tra i comuni d'<strong>Italia</strong> più estesi, e un'altitudine di 364 m s.l.m.<br/>30/03/2017 · 15 giorni di carcere e 300 euro di multa. Questa è la pena che il “brutale e repressivo regime di Putin” ha inflitto al dissidente Alexey Navalny per 
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Accurata e dettagliatissima indagine dei grandi piani congegnati per indebolire l’Italia da attori sia interni ed esterni al panorama nazionale. Fortemente consigliato.

Convengo col giudizio di cui sopra, manca una chiara chiave interpretativa…

Il voto 3/5 è la media tra il 5 per la vastità delle fonti utilizzate e il 2 per la capacità di gestione e sintesi di dette fonti. Anche il lettore esperto, infatti, si trova disorientato dal diluvio di sigle, organizzazioni, entità dello «stato parallelo»: SIFAR, SID, SISMI, SISDE, Supersid, Supersismi, Anello, Gladio, P2, Ordine Nuovo, Ordine Nero, Avanguardia Nazionale, Noto Servizio, Rete atlantica, Organizzazione O, Osoppo, Nuclei Difesa Stato, CIA, Magliana, Agenzia del crimine, mafia, BR ecc. ecc. Alla fine sembra una lotta di tutti contro tutti, senza una convincente interpretazione che riassuma modus operandi e strategie dello stato parallelo (a parte la destabilizzazione per stabilizzare, che è tesi peraltro non nuova). In mezzo a ciò, anche alcune inesattezze: la Digos nel 1970 non esisteva (p. 131), anche Maletti e Labruna erano nelle liste P2, non solo Casardi (p. 354), i Nuclei Difesa Stato erano stati già ampiamente scoperchiati nella prima istruttoria su Piazza Fontana senza aspettare Salvini negli anni 90 (p. 144). In conclusione: i lettori esperti devono assolutamente averlo nella loro libreria (pur con le avvertenze di cui sopra) per la miriade di dati e fonti citati chi voglia farsi un’idea dei nostri poteri occulti è meglio si indirizzi su altri libri.