|
L’ho comprato per regalarlo a un’amica da troppo tempo single. Ma prima l’ho letto, perche’ non volevo darle un libro inadatto o irritante. E adesso non so piu’ se regalarglielo o no. Si’, le storie delle donne raccolte sono interessanti, lo stile e’ piacevole, non e’ pesante… ma gli manca qualcosa. Si atteggia a saggio senza esserlo, alla fine l’ho trovato leggerino. E anche un po’ ingiusto nei confronti degli uomini, che si’ e’ vero che sono scomparsi, latitanti, che non si sanno mettere in gioco, ma non e’ sempre colpa loro. Anche un libro radical chic, che racconta esperienze di donne manager, ingegneri, docenti universitarie, fotografe: ma una sana insegnante, un’incasinata assistente odontoiatra, una semplice commessa, no? Furbetto.
Il Perotti anche con questo ultimo libro si conferma attento e curioso scrittore.Crea un argomento di discussione stimolante per entrambi i sessi e coinvolge il/la lettore/lettrice a prendere una posizione,a trovare una o più possibili risposte al quesito sviscerando l’argomento attraverso le storie di alcune donne che ha intervistato.Intesse la sua trama con un sondaggio effettuato l’estate scorsa ad un campione di 500 donne e apparso su un social network.La lettura procede in maniera veloce e piacevole,a tratti divertente,per nulla ‘giustizialista’ nei confronti del genere maschile ma critica al punto giusto dove l’autore si percepisce essere distaccato,‘super partes’,come un semplice cronista di storie. Dopo i romanzi,il libro di ricette,i saggi sul ‘downshifting’,la trasmissione ‘Un’altra vita’ su RAI 5,il Perotti scrive questo suo decimo libro anche per sperimentare sè stesso e per spingere un po’ più avanti il suo percorso di consapevolezza. Voto 3/5