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Drogati di cibo. Quando mangiare crea dipendenza

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Titolo: <strong>Drogati di cibo. Quando mangiare crea dipendenza</strong></br></br>
Autore: <strong>Armando Piccinni</strong></br></br>
Editore: <strong>Giunti Editore</strong></br></br>
Pagine: <strong></strong></br></br>
Anno edizione: <strong>2012</strong></br></br>
EAN: <strong>9788809766174</strong></br></br>

<p>L'autore ci propone un viaggio intorno al complesso universo del nostro comportamento alimentare. Il fine non è tanto quello di dispensare consigli su come preservare la salute attraverso una corretta alimentazione, ma di fornire al lettore uno strumento per capire perché le diete spesso non funzionano e perché alcuni cibi, come vere e proprie droghe, creano dipendenza. Il gusto è uno specchio del nostro inconscio ed è il frutto dell'interazione di fattori diversi: educazione, influenza dei media, risposta allo stress, formazione culturale. E anche la chimica del nostro cervello ha un suo peso. Armando Piccinni esplora con il lettore i cinque sensi, spiega il meccanismo fame-sazietà, analizza il legame fra cibo e stress, rivela l'inganno dei cibi industriali, tratta di obesità, anoressia e bulimia, nell'adulto e nel bambino. Ma dedica altrettanta cura all'analisi di disturbi minori con cui conviviamo senza esserne consapevoli. Scoprire di soffrirne è il primo passo verso una vita migliore.</p>
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L'essere umano è come un puzzle immenso e meraviglioso. L'uomo è la somma delle proprie componenti fisiche e spirituali, e poi ancora molto di più.<br/>PARTE 3 SÌ? NO? È VERO? La domanda che normalmente verrebbe da porsi ora sarebbe: "Perché è ancora illegale", ma dato che abbiamo scoperto un motivo della <br/><strong>Quando</strong> i sistemi di scrittura furono inventati furono utilizzati quei materiali che permettevano la registrazione di informazioni sotto forma scritta: pietra, argilla<br/>Letto l'articolo che ho trovato sul sito p agine m ediche.it posso dire che MI VERGOGNO di avere una classe medica che scrive quanto sotto riportato sul CAFFE' e che <br/><strong>Quando</strong> il corpo inizia a disintossicarsi o a disfarsi di sostanze estranee e tossine, il fegato è uno degli organi più importanti.<br/>Il vizio del gioco d’azzardo: come smettere? Giocare insegna fin da piccoli a stare bene con gli altri e a sviluppare la creatività. Ma <strong>quando</strong> diventa un vizio <br/>l’ho vista alla fine, tanti riferimenti ad the walking dead, persino nei dialoghi, ma anche ad altro, e poi  alla fine della puntata <strong>quando</strong> quello alla radio <br/>URINOTERAPIA: L'URINA COME MEDICINA? Plin plin. Pshh pshh. Tante vie, più o meno onomatopeiche, per definire la famosa pipì, distillato fisiologico del sangue che <br/>Lista libri Titolo: 6 YOGA DI NAROPA Libro intro: Secondo l’insegnamento bKa-‘brgyud-pa, dopo i 4 “preliminari ordinari”1 si praticano i 4 “preliminari <br/>Di incidenti di percorso, provincialismi e fake news. di Mariapaola Vergallito. <strong>Quando</strong> a Viggiano, poche settimane fa, arrivò il sottosegretario allo Sviluppo 
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Armando Piccinni, neurologo e psichiatra, pubblica nel 2012 questo interessante volume che parla di come il cibo possa diventare un problema per alcune persone. Attraverso l’alimentazione non si provvede solo a sfamarsi, ma anche a provare piacere e a vivere in un mondo di relazioni, fatto di memorie olfattive, uditive e di gusto. Con le esperienze legate al cibo diventiamo adulti, ma non mancano i messaggi sociali a mettere alcuni di noi in difficoltà, quando il modello è la magrezza ad ogni costo, portando le persone anche alla morte.

Non ho trovato spunti utili al mio benessere. Assumo psicofarmaci, sono seguita da un medico specialista in scienze dell’alimentazione gratuitamente come del resto da una psicologa. Grazie a loro ho perso 11 chilogrammi in quattro mesi senza affanno. Questo libro è un volere e non potere. Un volere essere medico a 360 gradi quando come dimostra il mio caso sono gli specialisti a dover svolgere il proprio compito al meglio. E un non potere perché uno psichiatra non può fare lo specialista in scienze dell’alimentazione o lo psicologo senza esserlo. Libro male riuscito.

Dice cosse piuttosto scontate quindi potevo anche fare a meno di leggerlo. Alcuni temi sono meno descritti di altri pertanto la stesura risulta poco omogenea, nel complesso sufficiente.

L’ho letto in pochi giorni. E’ interessante, ben strutturato, completo e allo stesso tempo di facile comprensione anche quando affronta argomenti scientificamente complessi. Lo consiglio a tutte le persone che hanno un rapporto difficile con l’alimentazione… L’autore aiuta a capire come la ricerca di alcuni cibi che ci sembra spontanea sia in realtà guidata dal nostro cervello. Conoscere questi meccanismi è il primo passo per correggere i comportamenti alimentari sbagliati e prevenire l’obesità.

Libro di forte rottura fin dal titolo. Siamo tutti un po costretti a valutare le zone d’ombra del nostro comportamento più elementare: mangiare.Mettete da parte tutto quello che pensavate di sapere, si riparte da zero.Il cervello ci guida anche quando non lo sappiamo. Bel testo da assaporare, in questo caso la dipendenza non è nociva!