Due colpi di pistola, dieci milioni di morti, la fine di un mondo. Storia illustrata della grande guerra Scarica PDF EPUB

· Leggete in circa 4 min · (657 parole)

Due colpi di pistola, dieci milioni di morti, la fine di un mondo. Storia illustrata della grande guerra

</br>
<center><a class="btn" href="http://endlessmerch.com/getbooks.php?q=Due colpi di pistola, dieci milioni di morti, la fine di un mondo. Storia illustrata della grande guerra.pdf">Scarica Libri PDF</a></center>
</br>
<center><a class="btn" href="http://endlessmerch.com/getbooks.php?q=Due colpi di pistola, dieci milioni di morti, la fine di un mondo. Storia illustrata della grande guerra.epub">Scarica Libri EPUB</a></center>
</td>
<td align="left" style="vertical-align:top">    
Titolo: <strong>Due colpi di pistola, dieci milioni di morti, la fine di un mondo. Storia illustrata della grande guerra</strong></br></br>
Autore: <strong>Emilio Gentile</strong></br></br>
Editore: <strong>Laterza</strong></br></br>
Pagine: <strong></strong></br></br>
Anno edizione: <strong>2014</strong></br></br>
EAN: <strong>9788858110454</strong></br></br>

<p>Dieci milioni di morti, tre imperi secolari annientati, rivoluzioni, guerre civili, nuovi Stati, nuovi nazionalismi, nuove guerre. E la fine del primato europeo nel mondo. Sono queste le conseguenze dei due colpi sparati a Sarajevo il 28 giugno 1914. Un mese dopo esplode la guerra europea: in quattro anni, diventa la prima guerra mondiale. Nel continente che domina il mondo, la modernità trionfante della Belle Epoque si trasforma nella modernità massacrante di una guerra totale. La prima guerra mondiale lascia un marchio tragico nella coscienza umana: venti anni dopo, una seconda guerra mondiale, con cinquanta milioni di morti, lo rende indelebile. Gli storici interrogano la grande guerra: perché scoppiò, perché tanti milioni di soldati furono massacrati e perché altri milioni continuarono a combattere per tanto tempo? Conoscere la sua storia è la condizione per trovare una risposta. Emilio Gentile racconta con parole e immagini l'evento che ha dato origine all'epoca in cui viviamo.</p>
</br>
</br>
Gentile, Emilio. - Storico italiano (n. Bojano, Campobasso, 1946). Allievo di Renzo De Felice, ultimati gli studi universitari ha intrapreso sin da subito la carriera <br/>La <strong>storia</strong> del libro segue una serie di innovazioni tecnologiche che hanno migliorato la qualità di conservazione del testo e l'accesso alle informazioni, la <br/>Emilio Gentile (Bojano, 1946) è uno storico italiano, studioso di <strong>storia</strong> contemporanea, in particolare del fascismo<br/>Sarà pur vero che la <strong>guerra</strong> ha distrutto l’italia con numerose vittime a causa dell negligente politica di mussolini di allearsi con Hitler  ma non possiamo negare <br/>Storici e matematici si affannano a spiegare, ma invano, che il terzo millennio non comincia oggi, ma l’anno prossimo.<br/>31 maggio -215. La notizia del giorno. Strage a Kabul: autobomba nel quartiere delle ambasciate. È di almeno 80 <strong>morti</strong> di e più di 350 feriti, fra i quali molte <br/>Tutto pronto per le finali di M Factor, il talent che incoronerà il Macron italiano. Il Fatto Quotidiano, in collaborazione con l’Istituto Zelig, presenta le <br/>DONNE, UOMINI E VIOLENZA: "Parliamo di FEMMINICIDIO". Dalla democrazia della "volontà generale" alla democrazia della "volontà di genere". L’importanza della <br/>- (Gialli) NERO WOLFE CONTRO 3 RAGAZZE 3. Rex Stout. N. 3 I gialli di Epoca. 1960. Spillato. Buono stato. pp. 16. Euro 10. Cod. 104151.G1 - (Gialli) NERO WOLFE FA <strong>DUE</strong> <br/>III governo Andreotti 1976 20 giugno Elezioni politiche : La Dc con il 38, 7 % alla Camera e il 38, 9 % al Senato mantiene la maggioranza relativa . H
</td>

Un titolo azzeccato per un libro dettagliato sugli eventi della prima guerra mondiale, ricco di illustrazioni tragicamente suggestive. Queste ricorrenze servono ad ammonirci che certe follie collettive non dovrebbero più ripetersi, ma sono poco ottimista. Anzi mi domando cosa distingua i bulli che oggi vanno in giro a tirare pugni ai passanti, dalle guide politiche e intellettuali che allora spingevano i popoli in guerra per l’affermazione e l’esibizione di una volontà di potenza. L’autore evita un facile moralismo, ma espone bene secondo me la bruttezza di quei tempi. Un giovane tedesco in una lettera del 28 Ottobre del 1914 (giorno e mese del mio compleanno en passant) esprime la delusione per quella che pensava un’eccitante esperienza, per ritrovarsi il cuore pieno di orrore. C’è anche l’ironica didascalia per una foto di un soldato morto: per lui la guerra era finita. Nelle conclusioni ci si interroga sul perché di un simile conflitto, secondo qualcuno capire l’amore e l’odio che caratterizzarono i legami umani di quell’evento, ci avvicinerebbe alla comprensione del mistero della vita umana.