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se un autore come Seth a un certo punto decide di abbandonare la fiction pura e dedicarsi alla biografia romanzata, qualche dubbio sull´ispirazione ce lo si puó porre. dubbi peraltro confermati da un andamento un pó diseguale, pagine avvincenti e parti superflue o addirittura inutilmente didascaliche, come un cuoco che continua a mettere nel sugo acqua di cottura per allungarlo un pó, temendo resti troppo secco e rappreso. e ciononostante, il libro si fa leggere, i personaggi in qualche modo appassionano ed emozionano, alcune pagine sul nazismo accoppiano alla normale crudezza alcune notazioni nuove sulla vita di tutti i giorni nella Germania di quel tempo, specie grazie all´utilizzo di materiale documentale e reale corrispondenza. insomma, questo libro, pur inferiore al «Ragazzo Giusto» e a «Una Musica Costante» non delude del tutto, anche se ora Seth deve «battere un colpo» e tornare a farci vedere quello che sa fare se applicato alla fiction pura.
E’ la prima volta che leggo Seth e l’approccio è stato deludente. E pensare che , proprio perchè vissute in uno dei periodi più drammatici per l’umanità,le vite dei protagonisti avrebbero potuto sicuramente affascinare.In realtà la scrittura è tuttaltro che affascinante così limitata a mero resoconto epistolare.D’altra parte è lo stesso autore a confessarlo al lettore nelle prologo iniziale:il libro è stato frutto di un periodo di scarsa ispirazione tutta prosciugata da « il ragazzo giusto».
E’ il rpimo libro che leggo di questo autore e devo dire che mi è piaciuto tantissimo! E’ scorrevole e ben scritto, e la storia èp avvincente anche se a volte un pò lenta. Lo consiglio a tutti
Abbastanza avvincente, ma nulla di travolgente.