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Il colpevole è il maggiordomo ! … Scherzavo ! La scrittura di G.E. è abbastanza «corposa» inoltre l’autrice inserisce nella vicenda molti personaggi di cui alcuni con ruoli marginali, pertanto la lettura deve essere attenta, altrimenti ci si perde. Trama e conclusione sono abbastanza scontate, e non c’è molto spazio per i colpi di scena, ma il romanzo si lascia leggere tranquillamente fino alla fine. Molto importante la caratterizzazione dei «buoni
Bello, come tutti quelli della George, anche se non è certo all’altezza di titoli come «Un pugno di cenere». Comunque sempre un’ottima scrittura e importante per capire come si è evoluta la strana amicizia tra Linley e Barbara
E’ stato il primo libro che ho letto di questa scrittrice, ed è stato come ricevere un pugna nello stomabo visto l’argomento trattato. poi ho letto altri libri della stessa autrice, ma questo è quello che mi ha colpito di più.
Come sempre vale la pena di leggere Elizabeth George, perchè sa veramente scrivere! Sa entrare nell’animo dei personaggi…come quello di Barbara Havers, tormentato dalla morte del fratello e dalla pazzia dei genitori…e quello di Lynley, damerino nobile che però non disdegna la compassione per le persone più umili….Il finale è la parte più bella del romanzo, gli ultimi due capitoli sono stupendi, anche se il libro nel complesso è meno appassionante che «Un Pugno di cenere».