|
Storia della profonda amicizia fra due trentenni, un cattolico e un protestante, nella Belfast dilaniata dal conflitto fra indipendentisti cattolici e lealisti filo-inglesi protestanti. La narrazione è divertente, ricca di ironia e di trovate a volte sconcertanti. Improvvisamente un capitolo terribile infrange questa atmosfera e descrive nei minimi dettagli le conseguenze di un sanguinoso attentato. A parte questo capitolo il tema del conflitto politico resta un po’ sottotraccia e non si integra appieno con il resto della narrazione che prosegue per la sua strada. E’ comunque un buon libro, con qualche volgarità di troppo, che descrive con realismo la situazione di quel periodo problematico.
BELLISSIMO
Ho davvero amato questi pazzi pazzi personaggi. Che trama originale. Che ampio respiro. C’è Jackson, un duro, un solitario, ma con un cuore grande così, poi c’è il ciccione Chuckie, un pelato che sta con una bonazza americana e che è diventato ricco raccontando balle alla gente, fino a pensare di fondare un suo partito per fare ancora + soldi(vi ricorda qualcuno?) e che dire della bella e bisbetica Aoirghe che passa il tempo a battibeccare con il protagonista tenebroso o del piccolo monello picchiato dal padre, così insolente ma tanto arguto. In ogni caso l’elemento più convincente del romazo è la sua dimensione storica. Che idea geniale quella di raccontare i Troubles come se fossero una rissa tra due bande di gangster nazistoidi, con in mezzo il povero e mite esercito di Sua Maestà a fare da peacekeeper. Che ida geniale dirci che in fondo i nordirlandesi aspirano solo a fare l’aperitivo il venerdì sera, mentre sono loro malgrado assediati da piccoli gruppi di pazzoidi mafiosi che si fanno la guerra tra loro. Circa a metà del romanzo scoppia una bomba. Se si fosse portata con sè tutti i personaggi usciti dalla penna dell’illuminato autore ci avrebbe risparmiato la strazio di arrivare fino a pag. 382. Ah, quasi dimenticavo, chi riesce ad indovinare come va a finire tra il protagonnnista scontroso ma buono e la bella ma bisbetica che litigava sempre con lui?
Però, che lettura coinvolgente! Ricca la scrittura, bella la trovata di usare la prima e la terza persona per descrivere le vicende dei due personaggi. E alla fine quell’idea di Chuckie di fondare un partito promettendo tanti posti di lavoro, con la certezza che tutti ci credano, mi ricorda qualcosa… Consigliato.