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Fabrizia Ramondino. Rimemorazione e viaggio

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Titolo: <strong>Fabrizia Ramondino. Rimemorazione e viaggio</strong></br></br>
Autore: <strong>Franco Sepe</strong></br></br>
Editore: <strong>Liguori</strong></br></br>
Pagine: <strong></strong></br></br>
Anno edizione: <strong>2011</strong></br></br>
EAN: <strong>9788820750190</strong></br></br>

<p>Questo profilo critico, che abbraccia quasi per intero l'opera di Fabrizia Ramondino (1936-2008), nell'incrociare i libri con la sua figura unisce l'esegesi al racconto biografico di una vita e di una scrittura tra loro indissolubilmente legate - in ciò attenendosi a quei medesimi principi di poetica praticati dall'autrice. Ossia fornendo anche un quadro dettagliato delle ragioni che hanno spinto quella, prima del suo esordio letterario, a impegnarsi socialmente in azioni collettive a favore dei bambini analfabeti e culturalmente svantaggiati dei vicoli di Napoli, o in difesa dei diritti dei disoccupati. Scrittrice di respiro europeo, il cui cosmopolitismo ha radici biografiche nelle peregrinazioni iniziate con la famiglia in età precocissima e poi proseguite in gioventù - dopo la Spagna, ebbe a soggiornare anche in Francia e in Germania -, la Ramondino si è distinta fin dal primo momento per quel suo modo inconfondibile di narrare, prevalentemente autobiografico, che pur possedendo la misura del classico non rinuncia a varcare i confini narrativi fissati dalla tradizione del romanzo, estendendoli felicemente alla prosa saggistica. Selezionando un insieme compatto di opere e tematiche, questo volume monografico di Franco Sepe offre ampio spazio anche ai "testi diario", che costituiscono un aspetto fondamentale della personalità umana e intellettuale dell'autrice.</p>
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Una partecipe e commossa biografia,e una dotta, puntuale critica letteraria,questa che Franco Sepe,professore di letteratura italiana all’Università di Potsdam,dedica alla scrittrice napoletana Fabrizia Ramondino. Il volume,edito da Liguori,ripercorre la vita di questa autrice (così aperta alla solidarietà,all’impegno politico e culturale,alla curiosità per tutto ciò che è semplicemente umano) dalla nascita, avvenuta nel 1936, in una famiglia colta e benestante della città partenopea, fino alla morte nel mare di Gaeta nel 2008. Figlia di un console nell’età fascista,poi prigioniero di guerra,Fabrizia conobbe «l’oscillante condizione di una famiglia pervenuta a un regime di vita alto borghese,ma con i suoi bruschi passaggi a quell’altra,odiatissima condizione della piccola borghesia impiegatizia estenuata dai ritmi di uno stipendio da sopravvivenza.» visse quindi esperienze e ambienti diversi,in Italia,Spagna,Francia e Germania, sempre alla ricerca di un ubi consistam in cui ritrovarsi e riconoscersi.Attraverso le prove narrative della Ramondino-che spaziano dal romanzo,al saggio,all’inchiesta sociale,alla piece teatrale-Sepe ricostruisce tutto il suo mondo letterario,così attento soprattutto nell’indagare l’universo familiare femminile:le figure possenti della madre e della nonna, della figlia ballerina a Berlino, dell’amica Laura, provvida consigliera e lettrice, capace di trascinarla fuori dal vortice delle depressioni e della dipendenza alcolica.Ma anche i suoi riferimenti culturali più importanti, la Morante e la Ortese, con cui condivide «una poetica affine per il fatto di riconoscere e valorizzare, esaltandone il significato archetipico, certe fasi primarie della vita comuni a ciascun individuo e di volgerle in narrazione.» Una vita e una scrittura fuori dagli schemi tradizionali,quella di Fabrizia Ramondino,che amava accomunarsi agli eremiti e ai pirati:«come loro,sempre fuori dal consorzio civile, trovando solo provvisori e fragili accomodamenti con esso.»