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Sono d’accordo con chi afferma che questo libro non è così coinvolgente come tanti altri della stessa autrice. La lettura è scorrevole ma la trama non ti cattura come al solito. Una volta letto ti rimane poco. Ho notato anche che in tantissime opere di questa autrice c’è sempre un personaggio con problemi di dipendenza dall’alcool o qualcuno dedito agli psicofarmaci. Sotto questo aspetto la Link si ripete abbastanza.
Charlotte Link è una brava autrice ma stavolte mi ha delusa in quanto questo libro non mi ha catturato come al solito.
Questo racconto e’ un giallo anomalo. C’e’ un morto ma niente suspense e niente sangue. Solamente un’analisi dettagliata dei personaggi coinvolti nell’omicidio. Chi viene ucciso e’ David Bellino, uomo arrogante e insicuro, e per scoprire il colpelvole l’autrice scava nel passato dei possibili colpevoli, scoprendone segreti e debolezze. Unica pecca, a mio avviso, il dilungarsi troppo nel raccontare la vita dei personaggi. La lettura e’ comunque scorrevole e non annoia.
A me è piaciuto moltissimo, come gran parte dei libri della Link. L’inizio è un po’ lento, i personaggi sembrano banali ma quando inizia la narrazione delle loro vite, piano piano si viene coinvolti. Ragazzi ricchi e no, che affrontano la vita in modi completamente diversi commettendo tutti molti errori ma l’esperienza della morte di David dà loro l’occasione di riflettere sul proprio vissuto e gli dà anche l’opportunità di cambiare. E’ un romanzo sulla speranza anche che inizia con un omicidio.