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Grazie no. 7 idee che non dobbiamo più accettare

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Titolo: <strong>Grazie no. 7 idee che non dobbiamo più accettare</strong></br></br>
Autore: <strong>Giorgio Bocca</strong></br></br>
Editore: <strong>Feltrinelli</strong></br></br>
Pagine: <strong></strong></br></br>
Anno edizione: <strong>2012</strong></br></br>
EAN: <strong>9788807172212</strong></br></br>

<p>Forse in questi anni ci siamo abituati: cose che dovrebbero farci indignare passano sotto silenzio, discorsi che non si dovrebbero sopportare diventano moneta corrente, idee come minimo discutibili vengono invece comunemente accettate. Giorgio Bocca però non si è mai arreso, e in questo pamphlet alza la voce per denunciare le scorciatoie del pensiero unico, che certo non scomparirà con un cambio di governo e a cui si deve rispondere con un sonoro e liberatorio: "Grazie, no!". E se è ormai quasi un'abitudine anche l'indignazione, anche il cinico e soddisfatto luogo comune secondo cui l'Italia è ormai perduta, vittima delle sue ataviche tare e dei suoi vizi inestirpabili, Bocca ci ricorda, con l'autorità del testimone e la vividezza del grande cronista, che già altre volte (ultima la guerra partigiana, così vicina e così preziosa) l'Italia fu sul punto di soccombere, ma gli italiani hanno saputo trovare in loro stessi la forza di salvarsi.</p>
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Prezzo, peso, venditori insistenti: tutti i motivi per cui non vi consigliamo di acquistare un Folletto della Vorwerk. Per pulire casa spendete meglio i vostri<br/>L'Italia si trova tra l'incudine e il martello per l'emergenza immigrati e l'Europa resta a guardare. L'incudine è il regolamento di Dublino che impone a chi arriva <br/>Un po' di tempo fa, mi è capitato di imbattermi, tramite un caro amico, in una ditta di nome AGEL. Questa ditta, proponeva guadagni facili, poche ore di lavoro al <br/>Un articolo dedicato alla nostra insoddisfazione perenne e a quello che è l’unico vero segreto per liberarsene definitivamente (<strong>grazie</strong> ad una “lente”).<br/>La scelta di avere o non avere un bambino può essere motivo di divergenza anche grave all'interno della coppia, soprattutto quando uno dei due non è d'accordo e non <br/>AGGIORNAMENTO = Guida Modifica Software Wii tutte le versioni da 3.0 a 4.2. Finalmente ci siamo, <strong>grazie</strong> allo sforzo della comunità di sviluppatori homebrew, ora è <br/>Testimonianze Vai a fondo pagina per lasciarci la tua! Sclerosi Sistemica le testimonianze Le testimonianze raccolte in questa sezione ed eventualmente le <br/>Se stai per arrenderti, aspetta solo altri 5 minuti. Leggi questo post: posso darti almeno <strong>7</strong> buoni motivi per non arrenderti mai.<br/>4. A coloro che non trovano pace. Tonino Bello. Carissimi, l'idea di rivolgermi a voi mi è venuta stasera quando, recitando i vespri, ho trovato questa invocazione 
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Al momento, questo è l’ultimo libro edito di Giorgio Bocca, scomparso a Natale dell’anno scorso all’età di 91 anni. La prima idea che egli, citando il sociologo De Rita, ci invita a non accettare è il consumismo ossessivo della gente che vuole l’eccezionale, il lussuoso e lo strano. Il consumismo che serve a compensare il lavoro, meno faticoso, ma più alienante che in passato. Nel mirino Berlusconi, Putin, Sarkozy, Lukascenko e tutti i «piccoli Cesari». Il lavoro è anche al centro della seconda idea da rifiutare: la produttività che insegue mode e consumi indotti. Nel mirino l’ad Fiat Sergio Marchionne e le delocalizzazioni delle fabbriche italiane in altri paesi. Terza idea è la comunicazione, ridotta ormai a luoghi comuni e a un linguaggio poverissimo. Nel mirino è ancora Berlusconi, che comunica solo per vendere e per comprare. Poi vengono la speculazione finanziaria e la corruzione dilagante, colpa del neocapitalismo rampante, di banchieri e manager, come Lloyd Blankfein e Gary Cohn di Goldman Sachs oppure di Rick Wagoner di General Motors. Citando il sociologo Edgar Morin, viviamo con una bomba a scoppio ritardato nel nostro armadio. Additate ancora le responsabilità del Cavaliere e del suo partito del fare, a ogni costo e a ogni prezzo. Parafrasando Cartesio, «rubo dunque sono» è alla base della nuova filosofia criminale. La sesta idea che Bocca ci invita a non accettare è il vuoto di una informazione che sia comprensibile. L’ermetismo, l’oscurità, gli idiomi segreti delle ricchezze e del potere sono un portato inevitabile di rapporti sociali inconfessabili. Ne sono esponenti il dandy di Ro Ferrarese Vittorio Sgarbi, l’ex direttore, il vice direttore e l’editore del Giornale, rispettivamente Nicola Porro, Vittorio Feltri e Silvio Berlusconi. L’Italia è dunque senza speranza? No, c’è lo stellone. E questo è il settimo No, grazie. Ed è anche l’ennesima tirata nostalgica alla resistenza, che Bocca visse in prima persona 68 anni fa.

Un ottimo testamento concettuale Grazie No, l’ultimo saggio di Giorgio Bocca. Il grande giornalista ci offre uno spaccato critico dell’Italia di oggi, tra ruberie compiaciute e comunicazione malata. I furti ad alti livelli (finanza, politica) vengono equiparati alla disonestà del passato e a quando essere chiamati «ladri» era un vero insulto, contrariamente ad oggi, tempi nei quali ci si compiace di depredare i beni degli altri. Non mancano i riferimenti a Berlusconi, ma come sottofondo il Cavaliere è il simbolo di un sistema moderno, che si fonda esclusivamente sul commercio e sull’immagine. Per il resto, si naviga attraversando tutte le contraddizioni del giorno d’oggi, tra politica inconsistente e computer collegati sul nulla. La scrittura è validissima e si ammira anche al di là dei concetti, sui quali si può non essere d’accordo. Il reportage è efficace, lucido, con qualche caduta di gusto quando si esasperano inutilmente i toni. Nell’attaccare i Misseri, Bocca critica anche la povera Sara. Dei talent show : celebrano corpi giovani per il voyeurismo e l’attaccamento alla pedofilia di un certo pubblico, al di là della qualità dei cantanti. L’attacco mi sembra fatto a programmi come X factor, Amici. Per Bocca, che nel finale parla della Resistenza, il mondo moderno è senza pudore mentre quello antico, quello dei contesti contadini e finanche tra i fiancheggiatori di terrorismo e criminalità del passato , c’era un’etica che oggi manca del tutto in tutti i campi. ROMOLO RICAPITO