|
Ti arrabbi con Pierre perché è fatto così, poi ti passa segui tutta la vita del Principe Andrej, soffri con Natasa per i suoi amori e gioisci per le sue gioie, ti inorridisci per i Kuragin, parteggi per Kutuzov, ogni tanto ti viene anche il groppo alla gola… è solo un libro dici a te stesso, ma poi riprendi a leggerlo perchè parla della vita di tutti, parla della tua, e lo leggi come se alla fine di questo libro meraviglioso ci fosse anche il senso della tua, di vita. Meraviglioso… Mauro
Semplicemente, la vita.
Confermo, come è già stato detto in altri commenti, che questa edizione è la migliore sul mercato di Guerra e Pace, sia per il rapporto qualità prezzo sia per la traduzione di tutte le parti in francese. L’unico appunto che le faccio a questo proposito è che, data la quantità di personaggi con nomi spesso simili tra loro, forse sarebbe stato il caso di aggiungere a parte un elenco dei principali protagonisti perché quello che si trova su internet è impreciso o contiene delle anticipazioni sulla storia. Per cui consiglio a chi inizia a leggere Guerra e Pace di appuntarsi ogni personaggio che appare e la sua famiglia di appartenenza, sennò si rischia di fare confusione. Detto questo, ho trovato il libro molto interessante. La storia mi ha ricordato un po’ Via col Vento : grandi saghe famigliari tra guerra e vita di tutti i giorni. I personaggi sono vivi, e sebbene siano pochi quelli che ho apprezzato (il primo è senza dubbio Nikolaj Rostov, così giovane e pieno di vita con tutti i suoi pregi e difetti), le loro vicende sono tutte appassionanti. Trovo tuttavia che la storia diventi un po’ pesante dopo la metà del libro, dalla battaglia di Borodino in poi perché mano a mano che le truppe napoleoniche avanzano verso Mosca e poi si ritirano, Tolstoj si dilunga in considerazioni storiche e in lunghe elucubrazioni dei suoi personaggi più riflessivi, tra l’altro già molto ben descritti in precedenza per cui perché volerli «sviscerare» ancora di più?! Ma nel complesso comunque Guerra e Pace mi ha appassionato e lo consiglio a chi è ama la storia e le saghe famigliari. Non lasciatevi impressionare dalle oltre 1.000 pagine : nonostante la mole la scrittura è per lo più vivace e il fatto che i capitoli siano molto corti e il libro diviso in «sottolibri» e parti rende, a parer mio, più leggera la lettura.
Lev Tolstoj, basterebbe il nome per capire la grandezza di questa opera. Nessuna pretesa di recensire, di fronte a romanzi immortali come questo, forse uno dei più importanti, senz’altro tra i più conosciuti, si può solo imparare e molto modestamente esprimere un opinione solo sulla base delle proprie conoscenze letterarie e non oltre. Poco dopo la millesima pagina ho iniziato ad avere qualche segno di cedimento, le meditazioni sulle tecniche e tattiche di guerra, sino a quel momento rette con interesse, hanno iniziato ad appesantire la narrazione e a farmi prediligere in modo più netto tutti i capitoli dedicati ai personaggi, tutti splendidi, e alle loro percezioni (Pierre e Natasa su tutti). Un romanzo epico e storico che, come appassionato di lettura, non potevo non leggere. Una sola considerazione personalissima, la profondità di Dostoevskij è a mio parere irraggiungibile.