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Discretamente insignificante. Riesce solo a creare un’atmosfera nebulosa, di tristezza e rassegnazione. Ho letto anche «presago triste» (e già il titolo…) ma non riesco a trovare niente di coinvolgente in quest’autrice.
Hard-Boiled/Hard-Luck o Hadoboirudo/Hadorakku, 1999, mentre di solito, mi trovo nella posizione di difendere un libro che molti denigrano questa volta, mi trovo a passare dalla parte opposta. Innanzitutto e’ molto difficle dare un giudizio su un libro cosi’ disomogeneo, sono due racconti, il primo, vuoto, banale e scontato, mentre il secondo e’ gia’ piu’ interessante. Presumo che, chi ha dato un voto alto a questo libro (considero solo chi conosce gia’ i libri dell’autrice) lo abbia fatto pensando solo all’ultimo racconto che e’ quello che resta piu’ impresso, altrimenti sarei felice che qualcuno mi spiegasse perche’ trova bello questo libro, e sopratutto cosa resta del primo racconto, sembra una puerile storia d fantasmi senza capo ne’ coda e dire che io ho letto tutta la Y. e ne apprezzo anche i lati piu’ descrittivi e di sole emozioni che, di norma, riesce a trasmettere. Sul secondo racconto andiamo meglio, ma e’ troppo corto per lasciare una grossa impressione e per giustificare un libro intero.
Finalmente con questo libro Banana sembra essere tornata alle sue prove migliori.
Bellissimo, davvero sbalorditivo.