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é un libro bello anche se non mi piace molto la storia di Babi.Si dovrebbe rimettere con Step non con quell’altro!!!Comunque è grande anche il guaio che fa la sorella minore!!!Leggetelo!
Sebbene possa apparire strano, a me questo libro è piaciuto più del precedente. Lo stile è sempre quello che è… se uno non sa scrivere non si può pretendere che impari a farlo in breve. Del resto la scrittura è una dote che purtroppo non appartiene a molti. Di certo non appartiene a Moccia. Eppure le sue storie hanno quel non so che di frizzante che inevitabilmente ti istigano alla lettura. Se non altro ho letto, in questa nuova storia, personaggi più maturi e situazioni meno banali. Gin è senza dubbio molto meno stupida e ipocrita del personaggio decantato nel primo libro e Step sembra divenire uomo. Insomma… un libro adatto ad adolescenti ed amanti della vita mondana e romana su cui si può solo favoleggiare in maniera scontata.
Peccato che non ci sia il voto 0. Comunque Moccia ci riprova e fallisce pure stavolta. Anche qui i personaggi sono caricature, abbozzi di una gioventù che potrebbe nascondere qualcosa di più profondo. Ripeto, potrebbe. La scena dello stupro poi, messa in atto tanto per far sì che Step torni a menare le mani. L’introduzione di Gin(pessimo diminutivo di Ginevra)non migliora la situazione, anzi. Lo spessore mentale di Gin è pari, se non inferiore, a quello della già citata Babi. Luoghi comuni che danno un senso di nausenate deja vu, il romanticismo falso e venduto come fosse cioccolata troppo dolce. Con «Ho voglia di te» mi sono convinto:l’amore per Moccia è un sogno destinato a non realizzarsi mai. Una storia(di qualunque genere sia) che si rispetti dovrebbe contenere accenni al periodo in cui si vive, ma qui i personaggi vivono in un mondo fantastico, i problemi, a parte quelli sentimentali, non esistono, non c’é crisi economica, non esiste la mafia, la politica, ecc. Caro lettore, guardati da Moccia!
nessuno dei due libri mi ha entusiasmato veramente…. e concordo con chi dice che è scritto male, inoltre trovo che passi di pane in frasca senza motivo e ho trovato alcune situazioni assurde. Non credo leggero altro di Moccia.