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Per una volta i cattivi non sono i tanto odiati iraniani o i terroristi arabi, che qui giocano un ruolo non proprio primario, ma a sorpresa una potenza occidentale (che non nomino per non rovinare la sorpresa ai futuri lettori). La storia è molto inverosimile, anche perchè dubito che si possa giocare sul mercato del petrolio senza che qualcuno se ne accorga. Lo stile è però come sempre trascinante e l’Ammiraglio Morgan inossidabile. Veri assenti e relegati al ruolo di comparse sono i sommergibili che per la prima volta sono in secondo piano, peccato. Si legge bene ma non è niente di eccezionale. Siamo lontani da capolavori come «Classe Kilo».
Ho letto tutti i libri di Robinson, ma questo mi ha lasciato un po’ perplesso. Bene l’inizio e la parte centrale, ma il finale decisamente sotto tono, Sembra quasi che a Robinson sia mancata l’ispirazione, visto il modo frettoloso con cui ha chiuso il romanzo. Insomma, 100 pagine in più per spiegare meglio come si evolveva la situazione poteva mettercele. Altra nota di demerito la oramai scomparsa delle battaglie sottomarine che caratterizzavano i suoi romanzi.
davvero un buon libro, appassionante la storia, ben costruito, insomma da leggere al volo.
sto leggendo tutti i lbri di Robinson sono partito da CLASSE NIMITZ ed in 2 mesi sono arrivato a BARRACUDA 945 ho gia’ aquistato tutti gli altri compreso HUNTER KILLER che pero’ ancora non leggo. sono sicuro che riuscira’ a convilgermi come hanno fatto tutti gl altri suoi libri fino ad ora essendo io un grande appassionato di tutto quello che riguarda i sottomarini e cio che li circonda.Con questo’ concludo e non vedo l’ora che esca anche il suo prossimo romanzo. Salve a tutti e W L’ITALIA