I carnefici italiani. Scene dal genocidio degli ebrei, 1943-1945 Scarica PDF EPUB

· Leggete in circa 3 min · (460 parole)

I carnefici italiani. Scene dal genocidio degli ebrei, 1943-1945

</br>
<center><a class="btn" href="http://endlessmerch.com/getbooks.php?q=I carnefici italiani. Scene dal genocidio degli ebrei, 1943-1945.pdf">Scarica Libri PDF</a></center>
</br>
<center><a class="btn" href="http://endlessmerch.com/getbooks.php?q=I carnefici italiani. Scene dal genocidio degli ebrei, 1943-1945.epub">Scarica Libri EPUB</a></center>
</td>
<td align="left" style="vertical-align:top">    
Titolo: <strong>I carnefici italiani. Scene dal genocidio degli ebrei, 1943-1945</strong></br></br>
Autore: <strong>Simon Levis Sullam</strong></br></br>
Editore: <strong>Feltrinelli</strong></br></br>
Pagine: <strong></strong></br></br>
Anno edizione: <strong>2015</strong></br></br>
EAN: <strong>9788807111334</strong></br></br>

<p>La sera del 5 dicembre 1943, il giovane pianista Arturo Benedetti Michelangeli suona al Teatro La Fenice di Venezia. In quelle stesse ore, polizia, carabinieri e volontari del ricostituito Partito fascista - i carnefici italiani - compiono in città una delle maggiori retate di ebrei nella penisola dopo quella condotta dai tedeschi a Roma il 16 ottobre. Sulla base del censimento della popolazione di "razza ebraica" condotto a partire dal 1938, oltre centocinquanta tra uomini, donne, vecchi e bambini vengono stanati dalle loro case e tradotti alle locali carceri. Nei giorni successivi i loro beni vengono sequestrati, gli appartamenti sigillati o destinati ad altri italiani. I prigionieri saranno poi trasferiti a Fossoli di Carpi, il principale campo di transito degli ebrei nella Repubblica sociale, gestito da forze italiane. Qui saranno detenuti in condizioni precarie e, quindi, caricati su vagoni piombati - dopo la consegna in mani tedesche - su cui verranno condotti alla morte nel campo di sterminio di Auschwitz. Questi eventi si ripeterono in modo analogo, tra l'autunno del 1943 e la primavera del 1945, nelle principali città e in una miriade di piccoli paesi del centro-nord della penisola italiana. Perché si tende ancora a rimuovere il ricordo di queste vicende, mentre prevale quello dei "salvatori" e dei "giusti"? Perché raramente si ricorda che almeno metà degli arresti di ebrei fu condotta da italiani, senza ordini o diretta partecipazione dei tedeschi?</p>
</br>
</br>
Dati amministrativi  Nome ufficiale: Repubblica Sociale Italiana: Lingue parlate: italiano: Inno: nessuno: Capitale: Roma (proclamata, ma mai sede del governo)<br/>Un documento fondamentale, che ebbe un ruolo non indifferente nella promulgazione delle cosiddette leggi razziali è il Manifesto <strong>degli</strong> scienziati razzisti (noto <br/>Istituzione del "Giorno della Memoria" in ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici <strong>italiani</strong> nei campi nazisti.<br/>E’ l’ultimo <strong>degli</strong> “Aiglon” erede legittimo di quel Napoleone I Bonaparte che agli inizi del XIX secolo con la sua irresistibile epopea militare e politica 
</td>

Cade forse per sempre il mito di «italiani brava gente». La maggior parte degli ebrei catturati e uccisi durante i due anni della RSI lo furono per colpa di italiani, non solo dei tedeschi. E lo furono per delazione, per invidia, per i motivi più abbietti.

Una ricostruzione utile a inquadrare con maggiore equilibrio la Shoah italiana. Vi fu un collaborazionismo a tutti i livelli anche italiano nella deportazione e nello sterminio, con buona pace del mito «italiani brava gente