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I diavoli della Zisa

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Titolo: <strong>I diavoli della Zisa</strong></br></br>
Autore: <strong>Luca Filippi</strong></br></br>
Editore: <strong>Leone</strong></br></br>
Pagine: <strong></strong></br></br>
Anno edizione: <strong>2009</strong></br></br>
EAN: <strong>9788863930115</strong></br></br>

<p>Si racconta che un preziosissimo tesoro è sepolto qui, in questo palazzo. Nessuno può calcolare il numero dei demoni dipinti nell'affresco, così come sono innumerevoli i denari del tesoro. Contare i diavoli della Zisa porta sfortuna, o almeno così narra la leggenda". Palermo, XIV secolo: re Pietro II s'innamora perdutamente della splendida contessina Bianca. La ragazza è però la figlia del conte di Ventimiglia, nemico giurato del sovrano. Mentre i due amanti consumano la loro passione proibita nel castello della Zisa, l'ombra di una sanguinosa congiura si allunga sulla Corona di Sicilia. Palermo, XXI secolo: il sepolcro di Federico II viene aperto da un'equipe di giovani scienziati. Nella tomba vengono rinvenuti anche il feretro di Pietro II e il corpo di un terzo individuo sconosciuto. Un noir carico di violenza, silenzi e segreti la storia di un antico intrigo su cui la moderna scienza tenta di fare luce.</p>
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Una settantina di pagine molto intense, nelle quali storia e invenzione si intrecciano con eleganza ed equilibrio. Sicuramente leggerò i romanzi più corposi e recenti di questo autore.

Questo romanzo corto di Luca Filippi è uno di quei libri che ti godi in un pomeriggio di relax perché avvincente, scorrevole, mai noioso. Lo stile dello scrivere è preciso e non prolisso, i personaggi tratteggiati nella misura in cui l’autore poteva permettersi di farlo in un romanzo breve, la storia ben costruita e le descrizioni concise, ma curate. C’è quasi da rimpiangere che Luca non abbia scritto questa storia “allungandola” per la gioia di noi lettori!

Un cortoromanzo da leggere tutto d’un fiato, lasciandosi trasportare dal passato al presente con estrema semplicità di immedesimazione. L’accuratezza storica e scientifica con cui è scritto non sacrifica minimamente il colore emotivo del romanzo che appare intenso e vibrante. Una piacevole scoperta per gli amanti del noir storico.