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Felicità.
E’ possibile cambiare il mondo con i libri? Non so ma di certo è possibile sognare di cambiarlo anche utilizzando i libri! Di questo testo intenso che mi ha entusismato dalla prima all’ultima pagina vorrei condividere con voi una lettera…… sono poche frasi scritte più di sessant’anni fa da un padre ad un figlio. Nel settembre 1943 temendo di finire come ostaggio nelle mani della Repubblica di Salò Luigi Einaudi,futuro Primo presidente della Repubblica Italiana, decide di riparare in Svizzera! Rimarrà a Losanna con la famiglia fino al dicembre 1944 ma ,quando nell’agosto dello stesso anno il figlio Giulio, fondatore nel 1933 della casa editrice Einaudi, decide di rientrare in Italia, volle fargli avere un messaggio d’incoraggiamento.Il padre Luigi mandava la sua benedizione «al figlio che si allontana per compiere quello che egli crede essere il suo dovere » Giulio aveva creato «un’impresa che è stata e sarà ancora una fiaccola luminosa nella vita spirituale italiana. Suo merito era di non essersi «inchinato ai potenti del giorno e aver seguito la via della verità. Nessuno sa quale sia la verità vera sappiamo solo che essa non è quella che è comandata.» Dunque Luigi invitava il figlio a battersi sempre per preservare «il bene supremo della libertà di negare la verità ufficiale». Concludeva: « Tu sei stato qualcuno e lo sarai di nuovo sarai, non so se il più grande economicamente, che non conta nulla, il capo spirituale nel tuo ramo, se continuerai a tenerti fermo al principio che ti ha tratto in alto dal gregge: cercare dappertutto la parola di verità, la parola di chi scrive come pensa, anche se quella parola è diversa e opposta a quella di chi comanda, anche se è diversa dalla tua. Sii sempre quel che fosti in passato». «……occorre vivere su noi stessi, e costruire la nostra vita di domani, intessuta di passato e di presente, in una volontà incrollabile di ‘meglio’. Solo così, forse, si dà un senso alla vita». Giulio Einaudi
Durante la lettura di questo meraviglioso libro ci si cala nella splendida realtà della casa editrice tra le più prestigiose del nostro tempo. Una galleria di ritratti di personaggi che rappresentano la più alta espressione letteraria che fa sorgere il desiderio di leggere o rileggere i classici del nostro tempo. Inutile sottolineare come, all’ultima pagina, si venga assaliti dal rimpianto e da un senso di invidia per l’autore che ha potuto conoscere e vivere momenti così intensi della storia della letteratura.
Per chi ama i libri il racconto rispettoso e innamorato di Ferrero e’ una delizia. A tratti commovente, davvero molto bello. Con un po’ d’invidia: si vorrebbe averli trascorsi al posto dell’autore, quei «migliori anni della vita».