|
Romanzo bellissimo, appassionante dalla prima all’ultima riga. Non fa una falla complimenti alla scrittrice con preghiera di scrivere ancora romanzi così appassionanti. Sono sempre stato affascinato dalla storia catara e a dir il vero ho acquistato questo libro per pura curiosità ma già dalle prime righe ho intuito che lo avrei letteralmente divorato ed infatti così è stato. Recentemento ho letto il libro La Papessa rimanendone entusiasta, ma a parer mio I Vessilli del Cielo è ancora più appassionante. Consigliatissimo, un libro che ti lascia molto dentro ed è uno di quei libri che non vorresti terminassero mai.
Complimenti all’autrice che ha descritto davvero bene avvenimenti, luoghi, personaggi e sentimenti relativi a quella oscura pagina della storia che è stata la crociata contro i Catari. In effetti per quanto Elga Battaglini, come spiega lei stessa nelle note finali, abbia scelto di designare come contesto del racconto la Linguadoca del XIII secolo e la crociata contro gli aderenti alla religione catara perché questa riteneva fosse la miglior cornice entro la quale descrivere i personaggi e la trama amorosa da lei immaginati, ciò non toglie che di quel periodo e di quelle vicende l’autrice riesca veramente a fare partecipe il lettore, coinvolgendolo sia per l’interesse storico suscitato dagli episodi narrati, sia per le storie personali che vi si intrecciano. L’utilizzo talvolta di termini e modi di dire riferiti all’epoca in cui è ambientato il romanzo, non disturba e secondo me arricchisce il racconto, contribuendo a rendere ancora più efficace l’immersione del lettore in periodo, civiltà e usanze da noi lontani. L’assedio al castello di Montsegur, che per gli appassionati di storia medievale rappresenta un evento di grande interesse e fascino, con un pizzico di mistero (cosa sarebbe davvero uscito segretamente dal castello pochi giorni prima della sua conquista?), e non solo per gli aspetti militari ma anche e forse soprattutto per quello che ha significato nella storia della religione cristiana, è narrato magistralmente coniugando molto bene tra di loro le descrizioni degli eventi bellici e di quelli relativi ai momenti di vita e ai sentimenti degli assediati. Secondo il mio parere di appassionato di romanzi storici, questa è un’ulteriore conferma che perlomeno in questo settore gli autori italiani, meno celebrati e famosi di tanti colleghi stranieri, li valgano assolutamente sotto tutti i punti di vista, e spero che dopo questo ottimo esordio, Elga Battaglini continui a farne parte a lungo.
Un romanzo d’altri tempi, una storia d’amore forte e romantica, un continuo richiamo all’arte trobadorica… questa è pura letteratura. Unica pecca, un certo manicheismo… del resto, parla di catari…