Il bambino nella neve Scarica PDF EPUB

· Leggete in circa 4 min · (827 parole)

Il bambino nella neve

</br>
<center><a class="btn" href="http://endlessmerch.com/getbooks.php?q=Il bambino nella neve.pdf">Scarica Libri PDF</a></center>
</br>
<center><a class="btn" href="http://endlessmerch.com/getbooks.php?q=Il bambino nella neve.epub">Scarica Libri EPUB</a></center>
</td>
<td align="left" style="vertical-align:top">    
Titolo: <strong>Il bambino nella neve</strong></br></br>
Autore: <strong>Wlodek Goldkorn</strong></br></br>
Editore: <strong>Feltrinelli</strong></br></br>
Pagine: <strong></strong></br></br>
Anno edizione: <strong>2016</strong></br></br>
EAN: <strong>9788807491986</strong></br></br>

<p><br><b>"Zia Hela era la cugina del babbo, che io sospettavo avesse vissuto una storia inenarrabile, che finì per distruggere la sua psiche. Ho fatto molte fantasie su questa storia. Poi l'ho saputa".</b><br><br> Cos'è la memoria? Cos'è il passato? Cosa resta delle vite e delle morti di chi abbiamo amato, di chi ci ha dato la vita? Riflessioni universali, che diventano lancinanti quando si applicano al passato di un ebreo polacco e comunista, cresciuto nel dopoguerra in una patria che l'ha poi rinnegato. Wlodek Goldkorn è da molti anni una voce conosciuta della cultura italiana, ha intervistato grandi artisti, scrittori, premi Nobel e raccontato molte storie, ma mai la sua personale. Quella di un bambino nato da due genitori scampati agli orrori della Seconda guerra mondiale, che abitava in una casa abbandonata con tale fretta dai tedeschi in fuga da essere ancora piena di piatti e mobili provvisti di svastica, che crebbe nel vuoto di una memoria famigliare impossibile da raccontare, impossibile da dimenticare, impossibile da vivere. “Poi, capita che nascano i nipotini. E arriva il momento in cui ci si pone la domanda: come dire loro l’incidibile? Come trasmettere la memoria? Ma poi, cosa è Auschwitz? Cosa ne rimane? E cosa deve rimanere? Per me, prima di tutto Auschwitz è un cimitero. Il mio cimitero di famiglia.” Ecco allora un viaggio di ritorno: a Cracovia, a Varsavia, ad Auschwitz, a Sobibór, a Treblinka. E un viaggio nella memoria, da ricostruire, da inventare, da proiettare nel futuro: i genitori, gli amici, gli eroi e le vittime, il ragazzino che gioca con i compagni nel cortile fingendo di essere ad Auschwitz, il giovane che presta servizio militare nell’esercito israeliano e si rifiuta di tormentare un bambino palestinese, l’uomo che sceglie Marek Edelman come maestro, il nonno che deve raccontare ai nipoti la storia, la loro storia.</p>
</br>
</br>
<strong>Il bambino nella neve</strong> è un libro di Wlodek Goldkorn pubblicato da Feltrinelli <strong>nella</strong> collana Varia: acquista su IBS a 13.60€!<br/>Scopri <strong>Il bambino nella neve</strong> di Wlodek Goldkorn, N. De Benedetti: spedizione gratuita per i clienti Prime e per ordini a partire da 29€ spediti da Amazon.<br/>01/07/2016 · Chi sia <strong>il bambino nella neve</strong> del titolo lo si comprende fin dalla prima mezza pagina, capitolo numero zero, esergo necessario quanto spiazzante del <br/>Dal 28 aprile sarà nelle librerie <strong>Il bambino nella neve</strong>, il romanzo di Wlodek Goldkorn edito da Feltrinelli.<br/>Consultare utili recensioni cliente e valutazioni per <strong>Il bambino nella neve</strong> su amazon.it. Consultare recensioni obiettive e imparziali sui prodotti, fornite dagli utenti.<br/>La zia Nachcia, sua madre e la figlioletta Rut furono deportate assieme, ad Auschwitz. Nachcia teneva Rut tra le braccia. Quando scesero dal treno la madre capì tutto.<br/>Librerie Claudiana <strong>IL BAMBINO NELLA NEVE</strong> - Wlodek GoldkornIl <strong>bambino nella</strong> neveMilano, Feltrinelli, 2016pp. 203Cos'è la memoria? Cos'è il passato? Cosa resta 
</td>

Libro piccolo e perfetto: autobiografico, didattico e di alto valore etico. Spero che lo leggano in tanti perché è agevole, misurato, scritto in maniera ricca e allo stesso tempo semplice (la sua caratteristica principale). Ma è soprattutto nei tasselli storici e aneddotici scelti per costruire la sua trama (narrativa e di pensiero) che questo libro spicca tra altri (biografici, storico-politici, di narrazione in generale). I motivi della sua importanza sono principalmente tre. 1 - Goldkorn è nato in Polonia e lì ha vissuto fino a circa venti anni, prima di emigrare in Israele e poi stabilirsi definitivamente in Italia. Dunque per almeno metà del libro si parla della Polonia post-bellica e soprattutto delle assurde vicende dei suoi cittadini, ebrei e non, sia sotto il regime sovietico che durante la guerra nazista. 2 - Quel che l’autor racconta e le riflessioni che fa sono interessanti in ogni dettaglio. Si sente l’influenza di Kapuściński è imprescindibile la presenza di Marek Edelman, del quale G, torna a dichiararsi allievo di vita, e, accanto a Edelman, emerge pure l’ombra e la lezione di Primo Levi, sia nei ragionamenti sull’uso etico e politico della memoria, sia su quelli circa i ruoli individuli nello schema vittimacarneficemale. G. ci offre un certo numero di elementi sui quali riflettere seriamente, perfino serenamente e (ho immaginato leggendo) durante il corso di chiacchierate semplici e quotidiane, magari in famiglia (di fatti il racconto si svolge quasi tutto in «famiglia»). Ci dà argomeni, un metodo e l’atmosfera. 3 - La storia del ‘900, i fatti della Shoah, i razzismi, l’odio verso i poveri e i derelitti, l’uso politico ed etico della memoria, l’impegno di ognuno di noi nel cotrastare i soprusi e le vessazioni contro i popoli e le persone vittime di azioni di convenienza della mala politica, della mala economia e e della mala ideologia: di queste cose, «Il bambino nella neve» racconta, infine, alcuni angoli e scorci rinfrescati o nuovi.