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Il caso o la speranza? Un dibattito senza diplomazia

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Titolo: <strong>Il caso o la speranza? Un dibattito senza diplomazia</strong></br></br>
Autore: <strong>Paolo Flores D'Arcais,Vito Mancuso</strong></br></br>
Editore: <strong>Garzanti Libri</strong></br></br>
Pagine: <strong></strong></br></br>
Anno edizione: <strong>2013</strong></br></br>
EAN: <strong>9788811684596</strong></br></br>

<p>Come possono conciliarsi fede e scienza? Il bene e la dimensione etica dell'uomo sono naturali o innaturali? Cosa resta di noi e delle nostre coscienze una volta spente tutte le funzioni del cervello? E soprattutto: nell'universo è possibile rintracciare un fine capace di sottrarre le nostre vite alla casualità che pare dominarle? Su questi fondamentali interrogativi il filosofo ateo Paolo Flores D'Arcais e il teologo credente Vito Mancuso si confrontano senza esclusione di colpi in un dialogo aspro, fatto di parate e affondi, memore delle dispute medioevali. Da prospettive che appaiono inconciliabili, "Il caso o la speranza?" affronta i grandi temi della nostra esistenza in maniera originale e profonda: gli autori dialogano con passione, scegliendo di non eludere le profonde differenze tra i loro diversi punti di vista, ma al contrario di scandagliarle e di esporle alla critica l'uno dell'altro. Li anima un autentico rispetto personale. E li guida la ferma convinzione che - come dice Mancuso - "dialogare... è esporre se stessi alla forza e al rigore del ragionamento" e che - nelle parole di Flores D'Arcais "la filosofia è un dialogo, ininterrotto".</p>
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Il pensiero di Vito Mancuso  Pars destruens. Nel libro L’anima e il suo destino Vito Mancuso dichiara di non accettare quattro dogmi della dottrina cattolica:<br/>I CANDIDATI DELLE ELEZIONI USA 2016. Hillary Clinton e Donald Trump sono i principali pretendenti alla Casa Bianca di Usa 2016. La candidata democratica riceverà la <br/>Giovanni Giolitti (Mondovì, 27 ottobre 1842 – Cavour, 17 luglio 1928) è stato un politico italiano, più volte presidente del Consiglio dei ministri.<br/>LA VITA SEGRETA DI GESU' scelta di testi dai Vangeli Apocrifi a cura di Vito Mancuso. Dopo la morte di Gesù, la Chiesa mise ordine nella rigogliosa fioritura di <br/>Il sistema di accoglienza è una bomba. La miccia chi ce l'ha? di Mariapaola Vergallito. Quello che è accaduto e che, anzi, sta accadendo da tempo a Chiaromonte, un <br/>capitolo iii. La fine della Repubblica aristocratica. 1. "Una Repubblica che già conoscono essere sull'orlo della caduta". Lineamenti della crisi strutturale dello <br/>INTRODUZIONE. 1. Premessa "Dopo quest'epoca", scrisse nel 1818 Sismondi nella sua celebre Histoire des républiques italiennes du moyen âge in riferimento alla pace <br/>Staten Island, NY  Mag 1 alle 7:29 PM Donato D'Orazio I primi 100 giorni della presidenza di Donald trump se ne sono andati. Il grande miracolo di cambiare l'America <br/>PENSIERO LIQUIDO E CROLLO DELLA MENTE. Verso un sentire pensante. Il corpo nell’epoca della Transnaturalità elettronica. di Gaetano Mirabella
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Una disquisizione tra due intellettuali-filosofi che da posizioni contrapposte si confrontano con i temi cardini della filosofia e del pensiero umano: l’esistenza di Dio, il senso dell’uomo, l’immortalità dell’anima, il libero arbitrio, il rapporto fede-scienza. Ne esce un libro che pur avendo solide basi filosofiche (spazia tra Kant, Spinoza, Hegel, Occam, Cartesio e molti altri) non è mai pesante e sicuramente non può lasciare indifferente il lettore. Dio è archè e telos, principio e fine, sia della realtà fisica che di quella metafisica? L’homo sapiens è il frutto di mutamenti che a partire dal Big bang avrebbero potuto prendere un numero infinito di traiettorie diverse: la sua comparsa è pertanto da considerarsi l’effetto di contingenze che esclude ogni telos, o la nostra esistenza ne è la conferma? Il bisogno di Dio esiste nell’interiorità dell’uomo: questo bisogno è collegato ed ispirato da una realtà che lo soddisfa o può essere generato senza che questa realtà sussista? La dimensione etica e la religiosità, peculiarità umane, emergono da Dio e verso di lui tendono, oppure sono estranee ad esso? Sono legate ad un fine ultimo, o sono generate dalla razionalità con un fine meramente consolatorio e difensivo nei confronti della sofferenza? Il cervello nasce con l’uomo e con esso muore, è pura materia che funziona unicamente tramite processi chimico-elettrici: perché allora nell’uomo si genera la propensione per la bellezza, l’amore, la giustizia, la verità, la politica e le altre dimensioni non quantificabili con un metro esclusivamente concreto e scientifico? Premi Nobel e scienziati arrivano a conclusioni opposte: Weimberg vede l’esistenza un puro caso, poinless, senza senso, l’origine del cosmo poteva avvenire come non avvenire De Duve vede nella materia polvere vitale, vital dust, propensione alla vita. «Credo quia absurdum»diceva Tertulliano, Einstein ammoniva «La scienza senza religione è zoppa, la religione senza scienza è cieca»…