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Il complesso di Telemaco. Genitori e figli dopo il tramonto del padre

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Titolo: <strong>Il complesso di Telemaco. Genitori e figli dopo il tramonto del padre</strong></br></br>
Autore: <strong>Massimo Recalcati</strong></br></br>
Editore: <strong>Feltrinelli</strong></br></br>
Pagine: <strong></strong></br></br>
Anno edizione: <strong>2013</strong></br></br>
EAN: <strong>9788807172557</strong></br></br>

<p>Edipo e Narciso sono due personaggi centrali del teatro freudiano. Il figlio-Edipo è quello che conosce il conflitto con il padre e l'impatto beneficamente traumatico della Legge sulla vita umana. Il figlio-Narciso resta invece fissato sterilmente alla sua immagine, in un mondo che sembra non ospitare più la differenza tra le generazioni. Le nuove generazioni appaiono sperdute tanto quanto i loro genitori. Questi non vogliono smettere di essere giovani, mentre i loro figli annaspano in un tempo senza orizzonte. Telemaco, il figlio di Ulisse, attende il ritorno del padre prega affinché sia ristabilita nella sua casa invasa dai Proci la Legge della parola. In primo piano una domanda inedita di padre, una invocazione, una richiesta di testimonianza che mostri come si possa vivere con slancio e vitalità su questa terra. Il processo dell'ereditare, della filiazione simbolica, sembra venire meno e senza di esso non si dà possibilità di trasmissione del desiderio da una generazione all'altra e la vita umana appare priva di senso. Eppure è ancora possibile, nell'epoca della evaporazione del padre, un'eredità autenticamente generativa: Telemaco ci indica la nuova direzione verso cui guardare, perché Telemaco è la figura del giusto erede. Il suo è il compito che attende anche i nostri figli: come si diventa eredi giusti? E cosa davvero si eredita se un'eredità non è fatta né di geni né di beni, se non si eredita un regno?</p>
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“L’ immagine di noi stessi non è affatto l’ immagine che ci restituisce lo specchio, ma quella che ci rimanda il corpo sociale, le persone che amiamo, che <br/>Biografia e carriera. Figlio di floricoltori, <strong>dopo</strong> il diploma di agrotecnico si laurea in Filosofia presso l'Università degli Studi di Milano sotto la guida di <br/>Cada pueblo, cada nación tiene sus propios mitos, cuentos, doctrinas o ideologías para explicar su historia. De ello resulta el imaginario colectivo.<br/>DINASTIA MITOLOGICA GRECA. COSMOGONIA. La contemplazione dei cieli è stata e rimane una delle più lunghe e affascinanti avventure della mente umana.<br/>Zam offre le schede di migliaia di scrittori complete di biografie, recensioni, articoli e riassunti dei libri.<br/>Testo Libro primo. Musa, quell'uom di multiforme ingegno Dimmi, che molto errò, poich'ebbe a terra Gittate d'Ilïòn le sacre torri  Che città vide molte, e delle genti<br/>Letteratura È l'insieme della produzione in prosa e in poesia in una determinata lingua, in cui si riconoscono valori e intenti artistici. Legata, come tutti i <br/>contatti : pierluigi18faber@libero.it. indice generale : http://www.carnesecchi.eu. Storia del cognome " Carnesecchi "LA STORIA DI TUTTI I "CARNESECCHI"<br/>Il 2016: nuovo anno, nuove sequenze? #iltuoverso: quando la ricerca della propria strada parte da Internet e si traduce in vita reale! ’A monnezza de Roma, di Jean <br/>PERIODICI VENDUTI. In questo elenco vengono elencati i periodici che sono stati venduti dalla nostra libreria. Nel caso vi fosse qualche titolo di suo interesse la 
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A metà libro stavo per mollarlo, nella prima parte l’ho trovato complesso e confusionario. La seconda parte invece illumina (quasi) tutto e si arriva al punto, forse perché è scritta anche con un linguaggio più chiaro. Ho apprezzato le citazioni sia cinematografiche che letterarie, che fanno venire voglia di approfondire. Letto in due giorni. Lascia qualcosa, quindi libro riuscito. Giudizio fra il 3 e il 4.

Impegnativo, soprattutto in alcune parti, ma interessante. Da leggere e riprendere per colmare i vuoti e chiarire il compreso. Sollecita a rivedere i rapporti con i propri genitori, con i figli, nonché… col proprio partner. Una visione positiva, propositiva e creativa della relazione allargata padre-figlio e viceversa. Interessanti anche i riferimenti ad altri autori e a film di un certo calibro per un confronto. Ci sono espressioni nuove che vanno approfondite: la Legge della parola, la Legge del desiderio, la Legge della castrazione, il trauma dell’inesistenza del rapporto sessuale, l’erede giusto… Il bello di questo libro è che pur essendo di non facile lettura non lo abbandoni, ma al contrario sei provocato ad ulteriore lettura.

Interessante sotto molti aspetti. Mi piacciono molto i dotti riferimenti dell’autore a romanzi e film, oltre ovviamente alla spiegazione delle teorie di Lacan. Una lettura utile e istruttiva.

Se è vero che questo nostro tempo cosi’ tormentato ha necessita’ di comprendersi fino in fondo per poter ripartire e recuperare un orizzonte di senso, per noi e per i nostri figli, questo libro, bellissimo, puo’ darci suggerimenti e spunti preziosi. Da rimarcare le quattro tipologie di «figlio» che l’autore fa e che, curiosamente, corrispondono ad epoche successive del nostro recente passato. Dal figlio-edipo (impegnato in una transizione assai conflittuale col padre) si e’ passati al figlio anti-edipo (autorealizzato, decisamente e autarchicamente separato rispetto alla figura paterna). Quindi al figlio-narciso, ripiegato sterilmente in un autocompiacimento che finisce per coinvolgere genitori latitanti («evaporati») rispetto al loro ruolo naturale. Infine il figlio-Telemaco (modello oggi piu’ che mai auspicabile) che recupera i valori dell’attesa (non nostalgico-invocativa ma attiva e propositiva), della veglia e, perche’ no, della preghiera, e si dispone a costituirsi «giusto erede». Si tratta di un concetto di eredita’, da genitore a figlio, da una generazione all’altra, che non e’ trasmissione di una rendita o di valori di tradizione ma, paradossalmente, di acquisizione di un «debito» . Cioe’ assunzione piena e coraggiosa di tutta la nostra storia, che partendo da quanto ci viene consegnato (qui il concetto di «paternità’» supera non solo quello di genitorialita’ ma ingloba ogni vissuto di esperienza generativa ) ci impegni nell’obiettivo del «desiderio» del «non ancora fatto» «non ancora visto». Questo desiderio che rende vitali non e’ mera soddisfazione dei bisogni ma passione vera e feconda per le mille espressioni di una piu’ completa umanizzazione (o riumanizzazione).

Il libro, per me, ha almeno tre pregi: il primo è che mi ha fatto riflettere, a posteriori, sul mio ruolo di padre ed anche sull’eredità che mi hanno lasciato i miei genitori, il secondo è che il libro è chiaro e là dove i concetti sono più difficili l’autore li chiarisce con esempi, il terzo è che ha reso accessibile una parte del pensiero di Lacan che io ritenevo inaccessibile. E’ un buon libro.