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Difficile dare un giudizio obiettivo dopo aver letto «L’ombra del vento». Il gioco dell’angelo è sicuramente un buon libro che riprende alcuni personaggi del miglior libro di Zafon ricco di adrenalina, fascino, mistero e un pizzico di paura. La trama è ben sviluppata e coerente anche se a mio avviso restano dei dubbi sui personaggi di Corelli e Marlasca. Ottimo il finale che anticipa il protagonista dell’Ombra del vento, libro che va assolutamente letto dopo il Gioco dell’angelo, sia per una continuità di trama, sia perchè altrimenti non si apprezza a pieno un libro che nonostante sia bellissimo, non potrà mai superare l’Ombra del vento. Consigliatissimo. Voto: 4,5/5
Non l ‘ ho saputo apprezzare. L ’ ho trovato estremamente noiso, ma sopratrutto c’ é un’ incongruenza con il seguito, il prigioniero del cielo, dove si racconta che Martin é in carcere a Barcellona ed Isabella muore nel tentativo di salvarlo…….estremamente delusa.
Se pur sbagliando, nello scrivere una recensione non mi soffermo mai a trattare la trama del libro perché è quello che non vorrei dover leggere in una recensione alla quale faccio appello esclusivamente col fine di capire quanto, e non se, alla gente sia piaciuto, perché la trama la leggo poi in libreria. Dopo questo piccolo incipit, passo a dire che secondo la mia opinione è questo libro il capolavoro di Zafón, senza nulla togliere a « L’ombra del vento» che pur l’ho trovato un gran bel romanzo per adulti e non. «Il gioco dell’Angelo» è un misto di vera inquietudine, suspense e sentimento che si conciliano nella grande sapienza letteraria dell’autore, che non mi delude mai. Le rocambolesche vicissitudini del protagonista David, combattuto implicitamente tra due figure femminili, si snodano all’interno del romanzo in un connubio di irrealtà e mistero indotte, tra le altre, dalla figura di Andreas Corelli, editore del protagonista, in quanto David è uno scrittore, che gli propone di dar vita ad una storia «innovativa» affinché tutti possano CREDERLA PER VIVERE… Evito di fare troppi riferimenti perché è sicuramente un libro che va letto e capito e torno a ripetere che, per la trama avvincente e per tutte le sua caratteristiche linguistiche e letterarie, lo considero il vero capolavoro di Zafón.
Poco avvincente. Non consigliato.