Il giullare Scarica PDF EPUB

· Leggete in circa 5 min · (1004 parole)

Il giullare

</br>
<center><a class="btn" href="http://endlessmerch.com/getbooks.php?q=Il giullare.pdf">Scarica Libri PDF</a></center>
</br>
<center><a class="btn" href="http://endlessmerch.com/getbooks.php?q=Il giullare.epub">Scarica Libri EPUB</a></center>
</td>
<td align="left" style="vertical-align:top">    
Titolo: <strong>Il giullare</strong></br></br>
Autore: <strong>James Patterson,Andrew Gross</strong></br></br>
Editore: <strong>TEA</strong></br></br>
Pagine: <strong></strong></br></br>
Anno edizione: <strong>2005</strong></br></br>
EAN: <strong>9788850208678</strong></br></br>

<p>1096: Hugh de Luc, locandiere in un villaggio francese, torna in patria stanco e disilluso dopo aver partecipato alla prima crociata. In Terrasanta ha assistito a massacri e crimini orrendi compiuti nel nome della fede, ma nulla di tutto ciò che ha visto può prepararlo all'incubo che lo attende: il figlio trucidato, la sua casa bruciata e l'adorata moglie Sophie rapita. Tutti gli indizi portano a Baldwin, duca di Treille, uomo crudele e privo di scrupoli in caccia di un'inestimabile reliquia che risale all'epoca della crocifissione di Gesù. Convinto che Sophie sia ancora viva, Hugh riesce a entrare alla corte di Baldwin fingendosi un giullare, conosce una giovane nobildonna che si innamora di lui e scopre la verità sulla moglie.</p>
</br>
</br>
Il termine <strong>giullare</strong> (dal provenzale joglar a sua volta derivante dal lemma latino iocularis) designa tutti quegli artisti che, tra la fine della tarda antichità e l <br/><strong>giullare</strong> Giocoliere e cantastorie del tardo Medioevo. Il termine iocularis appare nei testi, a partire dal 9° sec., quale sinonimo di mimus e histrio, che poi <br/>Un <strong>Giullare</strong> suona un flauto. Ha un merlo in gabbia che adopera per divertirei suoi ascoltatori: Giullari della provenza che si <br/>La Voce dei Tifosi Rosanero  di Gabriele Bonafede Si entra nella fase finale di un campionato di Serie A spaventoso per il Palermo e, benché la matematica ancora <br/>di Enrico Giustacchini. Dario Fo, premio Nobel per la letteratura. Dario Fo attore, regista e scenografo. Dario Fo pittore, anche. Una cinquantina le mostre di sue <br/>Attore, scrittore, drammaturgo  un gigante della cultura italiana del '900 che fece del teatro uno strumento di narrazione accessibile a tutti. Scopri chi era Dario <br/>This article needs attention from an expert in Middle Ages. Please add a reason or a talk parameter to this template to explain the issue with the article.<br/>Il continuo sviluppo di nuovi software predittivi e diagnostici ti permettera' di avere sempre quel passo in avanti in piu' che la concorrenza pensa di 
</td>

Non so se gli autori volessero scrivere un romanzo storico a tutti gli effetti, se cosi fosse il risultato sarebbe un po’ atipico per alcuni aspetti già evidenziati nei commenti precedenti, o semplicemente volessero narrare una storia ambientata nel medioevo senza troppi vincoli di contestualizzazione storica. Resta il fatto che il racconto dopo una parte iniziale forse un po’ lenta, si legge comunque volentieri diventando man mano coinvolgente, pur con qualche incongruenza e ripetitività (il voto dato testimonia il fatto che ho considerato veniali questi «peccati»). In particolare il libro ha secondo me il merito di mettere in evidenza una figura caratteristica e solitamente poco rappresentata e approfondita nei libri ambientati nel periodo medievale, quella appunto del giullare, che in questo caso viene raffigurato in modo diverso dal modello stereotipato di personaggio verosimilmente dalle capacità mentali limitate e in grado di esprimersi solo in modo goliardico. In effetti, rifacendoci a quanto evidenziato nel racconto, non è così improbabile ritenere che il giullare, data la sua possibilità di avere accesso ad importanti informazioni relative al suo signore, essendone probabilmente il confidente o anche semplicemente essendo presente, per le sue mansioni, agli incontri da lui avuti, potesse influenzarne in modo significativo le sorti e risultare quindi più determinante di altri personaggi più altolocati rispetto a lui nella scala gerarchica dell’epoca.

Non è un brutto romanzo, solo che si distacca parecchio da quello che si intende solitamente per romanzo storico. C’è l’accenno alla crociata, liquidata in trenta paginette, la solita lotta poveri, genuini e oppressi versus ricchi, brutti e cattivi. Leggermente assurda poi quasi tutta la vicenda, dove i classici elementi pro o contro l’eroe capitano sempre e perfettamente a fagiolo, come in ogni favola che si rispetti. E infatti mi sento proprio di definirla così, un’enorme favola per adulti, col medioevo che fa da scenografia dipinta, tutto stereotipato, abbellito, imbruttito a forza. E inoltre scusate un attimo, ma il re di Francia che permette a sua figlia di sposare un popolano? E che le lascia condurre una vita come locandiera?! Mmmmh… Seconda cosa: come ha già detto qualcuno ha il grande difetto di ritornare sempre sulle stesse parole: non c’è la minima varietà di vocabolario, i paragoni sono sempre gli stessi, le metafore, gli esempi, i modi di dire. Però non lo deriderei. Ho letto di peggio, davvero, questa se non altro è una bella storia, scorrevole, avvincente e persino divertente se la si prende per quello che è, vale a dire il frutto della fantasia di uno - anzi, di due scrittori che ci hanno aiutato a rompere la monotonia di qualche giornata sotto l’ombrellone. E, ancora un piccolo appunto, magari mi sono persa qualcosa? Sul retro di copertina si legge (cito): «è la storia di un eroe che è un po’ Braveheart e un po’ Sherlock Holmes». Essendo entrambi personaggi ai primi posti del mio olimpo personale, posso dire che Braveheart, un po’ tirato e mooolto semplificato, ci sta. Ma Sherlock Holmes??

…un libro trash…!!!! abbiamo formato addirittura un circolo di lettura per leggere sto libro,e ci ammazzavamo dalle risate per quanto è scritto male,i dialoghi sono banali e il medioevo e più stereotipato della collezione kingdom dei Lego… scene di sesso volgare inutili,i personaggi ragionano come individui moderni…nel 1096????? però grasse risate se siete appassionati di storia medievale leggetelo perché anche uno chef di alto livello ogni tanto mangia un panino al fast-food…

Lettura piacevole e non troppo impegnativa, racconto comunque ben costruito e che ha il pregio di mettere in evidenza una figura caratteristica, per quanto solitamente poco approfondita, del periodo medievale, il giullare appunto, che risulta molto meno banale e semplicemente goliardica di come si è portati a credere.

Mi ha attratto perchè mi piacciono i romanzi storici, meglio se ambientati nel medioevo. Carino, la trama potrebbe essere migliore, ma in generale passabile, adatto come lettura estiva non impegnativa.