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Romanzo stupendo e inimitabile, come tutta la trilogia di Valerio Metronio. Nessun autore italiano o straniero ha saputo ricostruire con tanta accuratezza lo scenario e l’atmosfera del Basso Impero. Personaggi ben delineati e indimenticabili, azione, battaglie. Un racconto avvincente che ti trasporta nel tempo. Nessuno ha fatto meglio. L’unico autore che in qualche modo si può paragonare a Cervo è, ma col limite di un campo di interessi limitato alla sfera militare, Massimiliano Colombo. Tutti gli altri ti fanno ridere o dormire.
Romanzo davvero banale, con personaggi e situazioni stereotipati. Trama quasi inesistente, dove i pochi fatti (già prevedibili pagine e pagine prima…) non sono descritti, ma raccontati, senza mai entrare nel vero dettaglio (i fatti d’armi, per esempio). Decisamente sconsigliato a chi ama i romanzi storici d’epoca romana: molto ma molto meglio i libri di Sidebottom o Castelli, sia per le storie che per il livello di scrittura.
Il migliore,per me,della trilogia con Valerio Metronio Stabiano come protagonista.Trama avvincente,scrittura fluida con colpi di scena continui e grande conoscenza della società romana in generale e,di quella militare in particolare. Si vede che Guido Cervo strizza l’occhio a Dumas padre. Fra l’altro,dopo la trilogia,Cervo ha scritto altri bei romanzi.
Non male come libro. Non conoscevo Guido Cervo e dopo la lettura di questo romanzo non posso pronunciarmi in pieno. Sono un appassionato dei libri di Manfredi e questo libro è simile a quelli scritti da Valerio. Discreto romanzo storico che non stanca il lettore. Il romanzo rimane in sospeso quando troverò l’edizione economica del seguito l’acquisterò per farmi un’idea defintiva sull’autore.