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E’ un libro molto sottovalutato per via del linguaggio e dei contenuti spinti e molto forti. Un colpo di frusta al lettore che si aspetterebbe da un noir quale è, la classica storia dell’antieroe perso nelle notti di una grande metropoli. Questo libro parla di un viaggio nella mente di un poliziotto corrotto, lo scrittore ci fa seguire le dinamiche altalenanti del suo «Io costruito» fatto di pensieri, intenzioni, azioni nere e imperdonabili. Il personaggio non va alla ricerca di nessuna redenzione, è un cattivo totale, usa le persone al solo scopo «colmare il vuoto di un ego ormai a pezzi». L’ Io narrante enfatizza ancora di più la perversione e la condotta deviante lasciando nel lettore quel senso di smarrimento che rendono «Bruce» un lercio! Consigliato non per i cuori deboli
Le brevi recensioni ed i commenti di alcuni giornali in copertina le ho trovate molto azzeccate per descrivere il protagonista, un poliziotto di Edimburgo, ed il suo mondo: «Politicamente scorrettissimo e umanamente squallidissimo
Dopo Trainspotting, ancora una volta non rimango delusa da questo autore. Il protagonista del libro è disgustoso e i suoi fetidi pensieri si materializzano in malattie varie (compreso il verme che parla…il migliore!), in un modo di esprimersi tutt’altro che piacevole e in un cinismo straripante, eppure…ottimo finale a sorpresa!. Da leggere e soprattutto, CAPIRE!
Centinaia di romanzi letti, da McGrath a Palahniuk, da Oscar Wilde a Bret Easton Ellis. Welsh è il migliore e questo libro è come il suo autore. Il migliore.