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Bello bello e ancora bello, mi sono ritrovata a coinvolgere tutta la famiglia (anche le bambine di 10 anni!!!!) nella lettura di questo capolavoro di fantasia.
Un capolavoro che dovrebbero aver letto tutti.
Il Maestro e Margherita è un’opera davvero straordinaria. Un romanzo che incanta e fa riflettere, che riesce a commuovere e che fa sorridere, un’opera così ricca di significati da renderla complessa e affascinante al tempo stesso, ma assolutamente facile da leggere e comprensibile per chiunque. La sua impronta ironica e surreale, che risulta chiara e travolgente fin dalle prime pagine, ci permette di gustare ogni descrizione con quello spirito di magico incanto che proviene soltanto dalle grandi opere, inducendoci talvolta a rileggere intere pagine per gustare certi passaggi che sono davvero un fuoco pirotecnico di immagini fantastiche e di suggestive figure allegoriche. Le vicende si susseguono a ritmo incalzante e sono un’esplosione di rappresentazioni ricche di grande vigore creativo ed entro le quali si risolvono e si sbrogliano i dialoghi più stimolanti e coinvolgenti che sia possibile leggere. Romanzo nel romanzo sono i capitoli su Ponzio Pilato, nei quali lo stile, assolutamente diverso da quello degli altri capitoli, rende l’opera ancora più appassionante e ricca di spunti sui quali riflettere. Le descrizioni che si ritrovano in alcune parti dell’opera, specie quelle dei capitoli finali, sono pregne di quell’afflato poetico che è riconoscibile soltanto nei grandi scrittori. L’opera è davvero appassionante e commovente, fin quasi alle lacrime, specie per il modo in cui ci si ritrova partecipi del dolore causato all’autore dalla censura che dovette subire la sua opera quando egli era in vita a causa del regime staliniano. Una suprema rivincita la pubblicazione postuma del romanzo, che ci rende testimoni della meravigliosa grandezza della sua opera.